Il volume raccoglie i contributi presentati nel convegno “Neurosciences and the Person”, tenutosi nel giugno 1998 a Pasierbiec (Polonia), quarto di una serie di cinque convegni organizzati e sponsorizzati dall’Osservatorio Vaticano (Roma) e dal Centre for Theology and the Natural Sciences (CTNS) di Berkeley (California - USA), per rispondere alla precisa richiesta-esortazione di papa Giovanni Paolo II che, nel 1979, auspicava una collaborazione interdisciplinare degli studiosi per ricercare un accordo fruttuoso tra scienza e religione. I convegni precedenti, “Quantum Cosmology and the Laws of Nature” (1993), “Chaos and Complexity” (1995) e “Molecular and Evolutionary Biology” (1998), e quello successivamente svoltosi sulla fisica quantistica e la teoria del campo quantistico, seguono un primo convegno “Physics, Philosophy and Theology. A common Quest for Understanding” (1988) che propose, forse per la prima volta così chiaramente, l’esigenza di una riflessione interdisciplinare stabile e concentrata sulle tematiche scientifiche più all’avanguardia e dunque maggiormente discusse. I ventuno saggi di scienziati, filosofi e teologi, che costituiscono il testo, illustrano i nodi principali del problema e la struttura del volume riflette l’opinione dei curatori, Robert John Russell (professore di Teologia e Scienza al Graduate Theological Union, fondatore e direttore del CTNS), Nancy Murphy, (professoressa di Christian Philosophy al Fuller Theological Seminary di Pasadena e autrice della introduzione), Theo C. Meyering (professore all’Università di Leiden) e Michael A. Arbib (professore di Computer Science e neuroscienze all’Università del Southern California, direttore del USC Brain Project); secondo tali studiosi, tra le neuroscienze e la religione pare esserci una convergenza verso una teoria della natura umana e della persona, che, nel suo percorso dalla scienza alla dimensione metafisica e religiosa è mediata dalla riflessione filosofica, in questo caso da una filosofia della mente che ha un ruolo fondamentale di tramite per identificare i nodi principali e impostare le questioni nella prospettiva più completa e allo stesso tempo meno ristretta ai problemi e alle soluzioni strettamente concepite nell’ambito della ricerca scientifica. Nella prima sezione, del volume si espondono tematiche di carattere teologico, mentre nella sua seconda parte si espongono quali siano i temi filosofici coinvolti dalle ricerche delle neuroscienze (ad esempio tematiche quali il rapporto mente-corpo, le emozioni e la loro relazione con il cervello, il rapporto di supervenience tra gli stati fisici e mentali, l’approccio fisicalista e l’autonomia della persona…) evidenziati dai contributi di tre curatori del volume Arbib, Murphy e Meyering e da quelli di J. E. Le Doux, M. Jeannerod e W. R. Stoeger. Nella terza sezione “From Science and Philosophy to Christian Anthropology” si affrontano le interpretazioni teologiche dei resoconti filosofici e scientifici, ed i loro rapporti con un’antropologia cristiana (saggi di P. Clayton, A. Peacocke, I. G. Barbour, S. Happel e T. Peters, F. Watts e W. J. Wildman e L. A. Brothers). Nell’ultima sezione “Contrasting Reflections on the Theological Contexts”, a dimostrazione della vivacità e necessità del dibattito in corso tra gli studiosi, vengono presentate due opposte versioni sull’approccio teistico, se esso sia necessario (G.F.R. Ellis) o meno (M.A.Arbib) per dare senso alle varie dimensioni della natura umana.