Opera ben riuscita dei due celebri divulgatori, noti al grande pubblico soprattutto per le loro trasmissioni televisive (a cominciare dallo storico “Quark”). Il padre Piero, giornalista, e il figlio Alberto, naturalista, propongono il complesso e ricco tema dell’evoluzione delle forme di vita sulla terra con uno stile narrativo accattivante, che fa vasto ricorso all’immaginazione per rendere la descrizione degli eventi vivida e piacevole, anche ai lettori meno esperti. Un’opera, quindi, di pura divulgazione, ottima per un primo approccio (vasto, anche se un po’ superficiale) e che riesce a comunicare in modo semplice una visione scientifica dell’evoluzione della vita e tutto l’umano stupore che ne deriva. La trattazione ripercorre le tappe che vanno dalla formazione della terra e nascita della “materia vivente” alla comparsa dei mammiferi ed, infine, dell’Uomo, passando per la descrizione delle specie che si sono avvicendate sul nostro pianeta. Un ulteriore approfondimento non è, però, facilitato dalla mancanza di una bibliografia. Occorre tuttavia segnalare che gli autori cedono talvolta a posizioni piuttosto positiviste e riduzioniste, delle quali si ha sentore, ad esempio, nel loro tentativo di trovare risposte di senso, e dunque di carattere esistenziale, all’interno dei contenuti stessi della descrizione scientifica, senza volerli trascendere. Ciononostante, soprattutto nell’ultima parte, vengono posti al lettore alcuni interrogativi importanti, stimolo di riflessione, come quello dello spaventoso divario esistente tra progresso tecnologico-scientifico e progresso culturale-umanistico.