Il tema centrale di questo libro divulgativo è lo studio della complessità, proposto come innovativo approccio allo studio della natura, che permette di superare il riduzionismo professato dalla scienza “ortodossa”, per spiegare molti fenomeni dell’universo, a cominciare dalla comparsa delle galassie, giungendo all’emergere della vita, fino ai meccanismi della società umana e dell’economia. Una prospettiva molto ampia dunque quella proposta da Stuart Kauffman, professore di biochimica all’Università di Pennsylvania, che non ha mancato di suscitare critiche e perplessità, specie in merito all’estensione delle sue teorie dal campo biologico a quello sociologico ed economico. Kauffman sostiene che la teoria darwiniana non sia sufficiente, da sola, a spiegare il fenomeno della vita, nella crescente complessità delle forme che caratterizza la storia evolutiva: «la selezione naturale è importante, ma non ha operato da sola per creare le fini architetture della biosfera… un’altra fonte, l’auto-organizzazione, sta alla base dell’ordine». L’autore basa le proprie teorie su ricerche compiute mediante simulazioni al calcolatore, che permette di studiare il comportamento non lineare e non deterministico di sistemi complessi, osservando l’emergere di fenomeni di auto-organizzazione spontanea, analoghi, si suppone, a quelli che potrebbero aver dato origine ai primi organismi viventi. Si può dire che quella di Kauffman è una applicazione, in campo biologico, delle scoperte del premio Nobel Ilya Prigogine, in merito alle strutture dissipative, ossia particolari sistemi chimici, che, in condizioni di lontananza dall’equilibrio, innescano meccanismi di auto-catalisi e di auto-organizzazione spontanea. Si tratta di un campo di studi molto interessante, appena agli inizi, e che sembra esigere nuove categorie concettuali, che erano state escluse dal normale riduzionismo metodologico.