Michele Camerota è professore di storia della scienza all'Università di Cagliari e co-direttore della Rivista “Galilaeana. Journal of Galilean Studies”. L’A. presenta una voluminosa biografia di Galileo, attenta a contestualizzare le vicende dello scienziato pisano alla luce delle relazioni umane, filosofiche e scientifiche, che lo accompagnarono dalle origini della sua famiglia fino alla sua morte. Utile la menzione di molti personaggi, quasi del tutto ignoti al grande pubblico, la cui rilevanza è però ben conosciuta dal lettore specialista. Vari di essi, infatti, hanno positivamente collaborato con Galilei o hanno comunque fornito un notevole contributo all’avanzamento della scienza. Si tratta di una lettura piacevole per gli studenti e, allo stesso tempo, per i cultori di storia della scienza. L’analisi delle maggiori opere scientifiche di Galileo — il Sidereus Nuncius, l'Istoria e dimostrazioni intorno alle macchie solari, il Saggiatore, il Dialogo sopra i due massimi sistemi, i Discorsi e dimostrazioni intorno a due nuove scienze — viene anch’essa realizzata in chiave biografica, in certo modo psicologica, cercando di evincerne lo spirito e il pensiero. Di interesse particolare è quanto l’A. dice nell’Introduzione. Riferendosi a qualche impostazione epistemologica contemporanea, egli mette in luce “l’accentuata inadeguatezza storica” di concezioni che valutano il pensiero dello scienziato pisano del tutto indipendente da contenuti filosofici. La difficoltà di interpretare la vicenda galileiana, invece, induce l’autore a definirla “largamente costellata di chiaroscuri”. La consapevolezza di tale situazione, tuttavia, non gli impedisce di delineare la biografia dello scienziato pisano fondandosi su alcuni punti fermi. Tra questi spiccano “la sostanziale unitarietà e continuità di ispirazione dell’opera di Galileo sul terreno fisico ed astronomico” e l’impossibilità di valutare la difesa galileiana del sistema copernicano solo “come una sorta di campagna propagandistica condotta con ostinazione e spregiudicatezza epistemologica”. La stessa esigenza di obiettività spinge l’autore a dedicare la dovuta attenzione agli oppositori di Galilei che, spesso ancora oggi, vengono visti solo come degli acritici sostenitori della tradizione da parte di quelli che intraprendono lo studio del pensiero galileiano come una sorta di progetto agiografico. Specifico interesse è poi rivolto alla ricostruzione dell’epistemologia galileiana, al ruolo chiave ricoperto dalla matematica e dalla geometria, e ai suoi rapporti con il contesto filosofico-teologico dell’epoca. Dal saggio di Camerota il contrasto fra Galileo e l’establishment ecclesiastico risulta in parte radicalizzato, e la profondità filosofica dell’epistemologia e dell’esegesi galileiana valutata forse al di là di quanto pure sostenuto da altri Autori. L’opera, corredata di esteso apparato critico e di ampia bibliografia, va valutata molto positivamente per l’estrema cura e ricchezza di dettagli, tanto da essere uno dei pochi lavori che si sofferma a lungo, come già osservato, sulla descrizione del contesto familiare di Galilei e dei primi anni della sua vita.