Pubblicato successivamente all’opera Galileo. Una biografia scientifica, di cui può considerarsi una continuazione, questo volume di Stillman Drake espone nuovi risultati sull’attività dello scienziato pisano. Attraverso una paziente analisi di molti manoscritti inediti, l’A. è riuscito a ricostruire alcuni importanti aspetti del lavoro sperimentale di Galileo, mettendo in luce particolari finora sconosciuti. Galileo aveva fatto solo brevissimi cenni, nelle opere maggiori, agli esperimenti da lui compiuti sulla caduta dei gravi, tanto che molti storici, sulle orme di Koyré, avevano dubitato che egli avesse effettivamente compiuto un tale lavoro di sperimentazione, ritenendo che l’aspetto fondamentale della sua scienza risiedesse nelle posizioni filosofiche di orientamento platonico. Drake ha potuto invece documentare una lunga attività di laboratorio, fatta di numerosissime prove, misurazioni, elaborazioni dei dati, mostrando come Galileo sia stato innanzitutto un fisico, nel senso moderno del termine, prima che un astronomo. Il primo capitolo, molto dettagliato e ricco di particolari tecnici, è fondamentale per chi vuole conoscere da vicino il lavoro sperimentale che ha portato Galileo a formulare la legge di caduta dei gravi e del moto del pendolo, seguono alcune digressioni sugli antecedenti greci e medievali delle teorie del moto. Nei capitoli successivi si descrivono altri aspetti del lavoro di Galilei: gli studi intorno al moto parabolico dei proiettili, la compilazione delle tavole dei quattro satelliti di Giove, l’osservazione del pianeta Nettuno (due secoli e mezzo prima che venisse “scoperto”) la teoria delle maree, i problemi di idrostatica. Tutto viene presentato con la cura di evidenziare la modernità dell’opera galileiana: «lo scopo di questo libro è di informare tutti sugli aspetti pionieristicidel pensiero di Galileo» (p. 4).