Docente nella Johns Hopkins University, William Coleman sviluppa in questo agile volume di circa 200 pp. un importante approfondimento storico entro il “secolo della biologia”, l’Ottocento, nel quale questa disciplina trova il suo nome e riceve la sua consacrazione come scienza della vita. Sebbene le radici della biologia si estendano certamente più lontano nel tempo, è tuttavia proprio nell’Ottocento che essa forgia la sua impostazione come disciplina scientifica, separandosi dapprima dalla “storia naturale” e poi dalla “medicina”. In questo secolo trovano conferma gli interrogativi rivolti già in precedenza alla vita, circa le sue forme, le sue funzioni, la sua origine e trasformazione. La scienza della vita diviene scienza degli organismi viventi, dei loro processi e delle loro funzioni, progressivamente inseriti in un quadro che, da morfologico e tassonomico, diviene adesso evolutivo. In questi decenni si conieranno quelle visioni filosofiche della vita, dal materialismo al vitalismo, dal meccanicismo, all’organicismo e all’evoluzionismo, destinate poi ad accompagnare le successive interpretazioni dei viventi. E la biologia si incontra anche con le correnti filosofiche che si affacciano all’ambiente scientifico del XIX secolo: il positivismo e il materialsimo naturalista. L’opera di Coleman ripercorre la storia di questo itinerario seguendo un percorso non cronologico, ma tematico nei sette capitoli del suo libro: 1. La biologia; 2. Forma: la teoria della cellula; 3. Forma: lo sviluppo individuale; 4. Trasformazione; 5. L’uomo; 6. Funzione: la macchina animale; 7. L’ideale sperimentale. Il volume si conclude con una bibliografia ragionata, anch’essa suddivisa per aree tematiche.