Il volume curato da Henry Margenau (professore emerito di fisica e di filosofia naturale alla Yale University) e Roy Abraham Varghese (giornalista scientifico) intende offrire un’antologia di testimonianze di eminenti scienziati (60 in tutto, di cui 24 premi Nobel) sulla relazione esistente tra la ricerca scientifica e la visione religiosa del mondo. Non si tratta quindi, come sottolineano i due curatori, di fare una semplice statistica della religiosità degli scienziati intervistati, ma di trovare eventuali connessioni tra il lavoro di questi scienziati e la loro visione filosofico-religiosa del mondo. Per fare questo le persone intervistate, a cui sono state poste le medesime domande, sono scienziati con un atteggiamento aperto al dialogo con la fede religiosa, anche se non tutti sono credenti. Le domande poste ad ogni scienziato riguardano: 1) relazione tra scienza e religione. 2) Una riflessione personale sull’origine dell’universo; 3) sull’origine della vita; 4) sull’origine dell’homo sapiens. 5) La scienza e il problema delle origini. 6) Concetto di Dio ed esistenza di Dio. L’interesse per una pubblicazione del genere nasce dal fatto che uno scienziato che dice di credere in qualcosa che vada oltre la scienza, in una epoca come la nostra dove ciò viene spesso considerato anacronistico o comunque ritenuto poco frequente, desta sicuramente una (piacevole) sorpresa. Più ancora perché, come sottolinea lo stesso Margenau (cfr. p. 57), questo interesse per la visione religiosa del mondo ha fortemente interessato i grandi fondatori della scienza moderna come Einstein, Heisenberg, Schrödinger e vari altri. Si tratta infine di un interesse ancora oggi evidenziato dai lavori di non pochi scienziati attivamente impegnati nella divulgazione, che contengono sempre più spesso speculazioni di tipo filosofico, se non teologico. Il libro è strutturato in 4 capitoli. Nei primi due, che impegnano la maggior parte del volume, le interviste sono divise in misura uguale (30 e 30) tra matematici, fisici e astronomi da una parte, e chimici e biologi dall’altra, ognuna delle quali preceduta da una breve presentazione dell’intervistato. Nel terzo capitolo viene inserito un dibattito sull’esistenza di Dio ingaggiato tra Anthony Flew (di convinzione ateista al momento della pubblicazione del libro, nel 1992) ed il filosofo della religione Harold Warren Lewis. Nel quarto ed ultimo capitolo poi vengono presentati due poscritti scientifici, uno di William Stoeger e l’altro di Eugene Wigner. Chiude il volume un utile glossario e l’indice dei nomi. Si tratta di una lettura piacevole e stimolante, che può essere considerata anche come fonte di utile documentazione per chi si occupa di ricerca sui rapporti fra scienza e fede.