Il volume è il risultato della collaborazione tra Fortunato Tito Arecchi, fisico e noto studioso della complessità, e la moglie Iva Jacopini Arecchi, docente di religione. Lo scopo dell’opera, indirizzata anche ai non specialisti e didatticamente ben curata, è di «evidenziare la convinzione radicata della realtà del mondo e della sua conoscibilità, che ha sempre rappresentato lo stimolo all’investigazione scientifica, al di là delle formulazioni linguistiche transitorie, dei simboli (i concetti e le leggi della scienza) che sono relativi al periodo storico in cui nascono, cioè agli orientamenti culturali e agli strumenti di osservazione che li condizionano». Gli autori in maniera semplice, chiara e allo stesso tempo rigorosa, confrontano il linguaggio ordinario e quello scientifico, analizzano i principali capitoli della fisica (fisica dell’ordine, fisica del disordine e dinamica dei sistemi complessi), arrivando a toccare temi delicati quali l’intelligenza artificiale, la questione evolutiva, la cosmologia. Il libro risulta costituito di tre parti: I. Il linguaggio scientifico – II. I grandi temi della fisica – III. Scienza e metascienza. L’ultima parte si fa apprezzare per sua la prospettiva interdisciplinare, nella quale si propone una visione della scienza (e della realtà) gerarchicamente organizzata a più livelli, aperta ad un completamento in prospettiva metafisica, con particolare attenzione alla filosofia della natura e della conoscenza di ispirazione aristotelico-tomista. Completa il volume una bibliografia di base divisa in aree tematiche.