Il presente volume, a cura della Pontificia Accademia per la Vita, raccoglie al suo interno i contributi di autorevoli studiosi che, a distanza di qualche anno dall’approvazione da parte del Comitato Nazionale di Bioetica del documento “Identità e statuto dell’embrione umano”, hanno voluto porre al centro delle loro riflessioni proprio l’embrione umano, mediante un approccio trasversale e interdisciplinare.
Il testo si apre con l’introduzione di Elio Sgreccia e con le riflessioni, in chiave storico-dottrinale, di Ignacio Carrasco de Paula e di Salvino Leone. L’indagine poi prosegue attraverso un approfondimento di Laura Palazzani sul concetto filosofico di persona e sulle sue implicazioni nel dibattito bioetico e biogiuridico, in ordine allo statuto dell’embrione umano. In altri termini, in questo capitolo si cerca di rispondere alla domanda «l'embrione umano è un essere umano, un individuo umano, una persona umana?». Per rispondere a una domanda di questa portata, che potrebbe essere definita la domanda tout courtdella Bioetica, si fa riferimento al concetto filosofico di persona, alla biologia e alla linguistica. Nel capitolo seguente, sono riportate le riflessioni di Livio Melina, concernenti le Questioni epistemologiche relative allo statuto dell’embrione umano, seguite dalle riflessioni di P. Angelo Serra e Roberto Colombo, aventi ad oggetto il contributo della biologia sull’argomento. Alcuni dei successivi capitoli sono dedicati allo studio del tema dal punto di vista antropologico: Lo statuto antropologico dell’embrione umano a cura di P. Ramon Lucas Lucas, che mette in luce le difficoltà riguardanti il carattere personale dell'embrione e la tesi dell'umanizzazione progressiva; e Lo statuto dell’embrione alla luce della antropologia teologica a cura di P. Jean Laffitte, che discute del momento della creazione dell'anima umana, sulla destinazione degli embrioni morti e sull'universalità della Redenzione. Concludono il volume il contributo di Adriano Pessina, riguardante le linee per una fondazione filosofica del sapere morale, e di Mauro Cozzoli, il quale si è soffermato sugli aspetti etico normativi dell’embrione umano, quali la diagnosi preimpianto e prenatale, la manipolazione embrionale e la procreazione artificiale. Infine, il contributo di Luciano Eusebi, che scrive della tutela giuridica dell’embrione umano. «Il nodo cardine del dibattito attuale sulla tutela dell'embione- spiega Eusebi- non attiene tanto alla reperibilità di soglie più o meno tardive rispetto alla fecondazione cui far risalire l'inizio dello sviluppo riferibile effettivamenteall'embrione umano, bensì attiene all'emergere di indirizzi i quali tendono a considerare significativi certi livelli di maturazione dello sviluppo di tale individuo».
Si tratta di un volume di estremo interesse, molto utile per tutti coloro che intendono approfondire lo studio dell’embrione umano in un’ottica interdisciplinare, offrendo numerosi spunti di riflessione su un argomento attorno al quale il dibattito scientifico è tutt’altro che sopito.