Il presente volume costituisce una biografia del filosofo e scienziato danese Niels Stensen (1638-1686), il cui nome è italianizzato come Stenone. Convertitosi al cattolicesimo dal protestantesimo, Stensen divenne poi sacerdote e vescovo cattolico. Studiò medicina e ben presto ampliò il suo campo d’interesse, occupandosi di geologia, al punto da essere considerato uno dei padri fondatori di questa disciplina. Viene ricordato per il suo rigore metodologico, dote notevole nel suo tempo, inizio di un’età nuova nella scienza.
L’autore del libro, Roberto Angeli, fu insegnante, parroco e delegato vescovile per l’Azione Cattolica. Durante la guerra, come ispiratore di alcuni gruppi di giovani che aiutavano gli ebrei, fu deportato nei campi di sterminio di Mauthausen, Gusen e Dachau.
Con uno stile semplice e immediato, accompagnato da un’attenta e approfondita analisi del contesto storico, l’Autore ripercorre la vita di Stenone: dai suoi studi iniziali, ai numerosi viaggi per l’Europa; dai rapporti con i più grandi studiosi dell’epoca, alla meraviglia nell’assistere alla processione del Corpus Domini del 1666 a Livorno; dalla permanenza a Firenze, alla chiamata all’episcopato. Della sua conversione Angeli scrive «Stensen aveva 30 anni. “Nascendo di nuovo” aveva trovato una nuova dimensione di vita. La scienza gli aveva aperto splendidi orizzonti e offerto grandi soddisfazioni: ma solo il nuovo incontro con Cristo nella Chiesa cattolica era riuscito a dissetare tutto il suo essere con l’acqua saliente alla vita eterna». (p.150)
Nel 1988, Nicolò Stenone è stato beatificato da Giovanni Paolo II.
Il presente volume, pubblicato per la collana San Paolo “Tempi e Figure”, è la seconda edizione dell’opera originale pubblicata nel 1968, che ebbe subito un gran successo. L’edizione qui presentata, successiva alla scomparsa dell’Autore e alla beatificazione di Stenone, contiene alcune note di aggiornamento e una bibliografia più ricca che va ad integrare quella raccolta e segnalata dall’autore nella prima edizione. Un capitolo in appendice, curato da Lionello Negri, è dedicato alla Beatificazione dello scienziato e agli studi successivi al 1968. In esso leggiamo: «Il 26 maggio 1978 don Roberto Angeli […] ci ha lasciato. Non ha potuto così portare avanti quella nuova edizione della vita di Stenone che avrebbe voluto completare con gioia: esisteva infatti una affinità tra lui ed il santo vescovo di Titiopoli, frutto di una comune sofferenza, di un comune amore verso Dio e verso il prossimo» (p. 343).