Benvenuto 2019!

Giuseppe Tanzella-Nitti
Giuseppe Tanzella-Nitti
ordinario di Teologia fondamentale - Direttore del Centro di ricerca DISF

Uno dei segni della vivacità di una cultura è la capacità di cogliere, nel tempo che trascorre, le lezioni del passato, per leggere il presente e capire dove potrebbe portarci il futuro. A chi abbia voluto approfittarne, l’anno che abbiano lasciato dietro le spalle, il 2018, ha fornito, fra le altre cose, l’occasione di riflettere su cosa accadde 50 anni fa nel maggio del 1968, su quali correnti di pensiero confluirono in questo emblematico movimento, quali cambi sociali e culturali esso ha innescato e quali eredità ci ha infine lasciato. Anche il 2019, appena iniziato, proporrà, per chi saprà leggerlo, anniversari importanti. Qualcuno ricorderà forse che un film cult come Blade Runner diretto da Ridley Scott è ambientato a Los Angeles, proprio nel 2019 (e la sua continuazione, Blade Runner 2049, ne riprende la trama a distanza di 30 anni). Altri penseranno subito che sono trascorsi 50 anni dallo storico concerto rock di Woodstock, che riunì 400.000 giovani tra il 15 e il 18 agosto del 1969 e segnò l'apice della cultura hippie negli Stati Uniti e poi in tutto il mondo. Riteniamo tuttavia che un altro avvenimento merita qui di essere ricordato per primo. Ci riferiamo al fatto che 50 anni fa, il 21 luglio 1969, l’uomo poneva per la prima volta piede sul suolo lunare.

La discesa dell’uomo sulla Luna, per la verità, è un’impresa che ci sorprende un po’. Anche se in questi decenni siamo stati abituati a vedere come sonde costruite dall’uomo abbiano raggiunto più volte il pianeta Marte, o si siano spinte oltre Giove e Saturno, o siano perfino atterrate dolcemente (o quasi) su asteroidi di passaggio, ad essere sinceri noi umani, su un corpo celeste diverso dalla Terra, da tempo non ci abbiamo più messo piede. Il ricordo di quella notte d’estate del 1969 serba ancora, per chi l’ha vissuta, un fascino particolare. E chi non l’ha vissuta impiega, forse senza saperlo, strumenti tecnologici o adotta logiche di comunicazione e di produzione che, se non vi fosse stata quella rapidissima e per certi versi sorprendente “corsa allo spazio”, non accompagnerebbero oggi la nostra vita quotidiana. L’accelerazione impressa dalla “conquista della Luna”, come veniva allora chiamata, in qualche modo anticipò i tempi, obbligando il progresso a raggiungere in fretta ciò che, probabilmente, avrebbe richiesto alcuni anni in più per potere essere realizzato. A distanza di 50 anni da quel passo, “piccolo per l’uomo, ma grande per l’umanità”, come annunciò al mondo Neil Armstrong atterrando sul nostro satellite naturale, può essere interessante porci qualche domanda sulla direzione intrapresa oggi dalla tecnologia, sui suoi rapporti con l’umano, su quale sviluppo attende la comunità umana nel suo insieme. Può avere anche senso tornare a interrogarci sul significato del progresso scientifico e su ciò che lo rende (o non lo rende) progresso umano. Cosa ereditiamo da questo passo sul suolo lunare, epocale, ma che al tempo stesso sembra già lontano? Al di là di quali siano stati i fattori prossimi – politici, militari, economici – che abbiano determinato la prima passeggiata su un corpo celeste diverso da quello dove la nostra specie biologica è comparsa, cosa rivela, della natura umana, un risultato ottenuto in fondo così rapidamente, visto che i nostri antenati solo pochi milioni di anni fa dimoravano ancora fra gli alberi? In un tempo relativamente breve siamo passati dallo sforzo di restare in equilibrio durante le evoluzioni fra un ramo e l’altro a quello, non meno complesso, di restare in equilibrio sulla superficie selenica, con una gravità sei volte più bassa di quella sulla Terra. Durante il 2019 il portale di scienza e fede disf.org accompagnerà i nostri visitatori e amici a interrogarsi sui significati che i 50 anni dalla discesa sulla Luna ancora oggi evocano.

Siamo persuasi che rivivere il clima che portò l’uomo sulla Luna e tornare ad esaminarne cause ed implicazioni, abbia ancora oggi molto da dirci. Cercheremo di farlo secondo uno stile ormai abituale, riproponendo documenti storici e commenti qualificati, ospitando riflessioni, creando collegamenti fra le discipline, esplorando le dimensioni filosofiche ed umanistiche che ispirarono questa impresa. Al tema sarà dedicato anche il l’XI Workshop della Scuola SISRI, che dal 17 al 19 maggio discuterà al Centro Bonus Pastor a Roma sul tema “Prove di futuro: progresso scientifico e progresso umano a 50 anni dalla discesa dell'uomo sulla Luna”, ospiti il primo astronauta italiano, Franco Malerba, e uno dei maggiori esperti italiani di astronautica, Giancarlo Genta. Altri anniversari costelleranno però il 2019.

Non dimenticheremo i 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci (1452-1519), un personaggio che non finisce di sorprenderci per la poliedricità dei suoi interessi e la genialità delle sue scoperte. Cercheremo di mettere in luce qualcuno degli aspetti meno noti della personalità di Leonardo, come la sua visione della natura e dell’uomo, le sue visioni filosofiche, i suoi suggerimenti di vita. Quale era l’origine della genialità dell’ingegnere-pittore, inventore dell’elicottero e autore del più noto ritratto della storia dell’arte, la Gioconda? Ci proponiamo, con i documenti che offriremo on line, di fornire ai nostri visitatori qualche elemento per rifletterci su. Il portale di scienza e fede si occuperà, ancora, di Nicolò Stenone (1638-1686), padre della geologia e dell’anatomia, ma anche noto per le sue competenze fisiche e matematiche, nonché beato della Chiesa Cattolica (1988). Anch’egli personalità dai molteplici interessi e di grande sensibilità, acuto osservatore della natura e appassionato ammiratore delle opere di Dio nella creazione. Questa volta l’occasione di tornare a parlarne ci sarà offerta dal 350° anniversario della pubblicazione delle sue due opere maggiori, il De solido intra solidum naturaliter contento dissertationis prodromus(1669), solitamente indicato come Prodromus, e il Discours sur l'anatomie du cerveau (1669), celebre lezione tenuta a Parigi e considerata da tutti gli storici della scienza come il vero punto di partenza dei moderni studi sul cervello.

C’è però ancora un evento che ci sta a cuore qui richiamare. Il 2019 potrebbe regalarci la canonizzazione di John Henry Newman, uno degli autori più importanti del XIX secolo e figura di spicco nella comprensione del rapporto fra cristianesimo ed epoca moderna. Ben presente sulle pagine del nostro portale web, a Newman si ispirano molte delle riflessioni che fanno da sfondo al nostro modo di trattare il rapporto fra fede e scienza. Beatificato da Benedetto XVI il 19 settembre 2010 a Birmingham, voci sempre più insistenti parlano di una sua imminente canonizzazione, poco dopo la Pasqua di quest’anno, essendo ormai stato approvato dalla Congregazione per le cause dei santi anche il secondo miracolo attribuito alla sua intercessione. La statura intellettuale e spirituale di questo studioso ci spingerà a proporne ancora il pensiero, di cui sceglieremo temi e argomenti ancora oggi di particolare attualità.

Fra gli speciali previsti dalla nostra redazione scientifica, contiamo nel 2019 di offrire ai visitatori alcuni interessanti approfondimenti sulle teoriedell’evoluzione biologica, proponendoci di chiarire le diverse prospettive sull’evoluzione fornite da Lamarck in avanti, passando per Darwin, Wallace e poi gli autori della cosiddetta “sintesi moderna”, fino agli studiosi più recenti, che rileggono, completano e in parte correggono quando suggerito dai classici meccanismi evolutivi introdotti dall’evoluzione darwiniana. Un’attenzione particolare, come sempre, la rivolgeremo al mondo della scuola e alle tematiche interdisciplinari proposte dai programmi di studio, fornendo, per quanto ci sarà possibile, un orientamento bibliografico e la pubblicazione di documenti di interesse.

Mi è anche gradita l’occasione, all’inizio del 2019, per ringraziare tutti i nostri collaboratori. Grazie al loro lavoro il nostro portale continua ad offrire un buon servizio, attestandosi anche nell’anno appena trascorso, al primo posto fra i siti di ambito culturale in lingua italiana che si occupano del rapporto fra pensiero scientifico, filosofia e teologia. Un motivo in più per augurare e augurarci un Felice Anno Nuovo e dire senza esitazioni: Benvenuto 2019!