Nato a Milano, il 18 gennaio 1878, da Innocente e Caterina Bertani, Agostino (al secolo Edoardo) terminata l'istruzione primaria frequenta il liceo ginnasio Parini. Iscritto alla Facoltà di Medicina dell'Università di Pavia è alunno di Camillo Golgi, ordinario di patologia generale (premio Nobel per la Medicina nel 1906), che lo indirizza alla ricerca scientifica nel campo dell'istologia e della fisiopatologia. Già al quarto anno pubblica il suo primo lavoro scientifico ( Contributo alla conoscenza della struttura della ghiandola pituitaria nei mammiferi, in “Bollettino della società medico chirurgica di Pavia” (1900) n. 4, pp. 231-240). Dopo la laurea (9 luglio 1902), è nominato assistente del Golgi. Il 16 Novembre 1903, nonostante l'opposizione della famiglia, entra nel convento francescano di Rezzato. Il 23 Novembre venne ammesso all'ordine con il nome di Fra Agostino. È ordinato sacerdote il 14 Marzo 1908.
Dopo l'ordinazione, riprende gli studi di fisiologia, in particolare quelli di neurologia e di istologia che costituivano la sua vera vocazione scientifica, orientandoli al servizio della psicologia, e trovando in essi delle basi sperimentali. Battagliero, uomo d'azione, non si accontentò di riprendere gli studi preferiti, ma avviò subito una serie di iniziative per ravvivare la cultura in campo cattolico. La relazione I progressi delle scienze biologiche innanzi al pensiero cattolico, tenuta al Convegno della F.U.C.I. del 1906 era un chiaro invito ai cattolici ad affrontare con strumenti adeguati il problema del rapporto fra religione e scienza, tema sviluppato in uno scritto successivo, Per il progresso degli studi scientifici fra i cattolici italiani . Fonda nel 1909 la rivista di filosofia neoscolastica, di indirizzo tomista senza tuttavia trascurare le correnti del pensiero moderno e contemporaneo. Unendo fedeltà al metodo empirico della scienza ed ossequio all'ortodossia, Gemelli mise la sua cultura medica ed i suoi studi al servizio della Chiesa. Nel 1910 fonda l'associazione Pro cultura, il cui fine era “affermare nel campo del pensiero e della scienza la perenne vitalità del cattolicesimo”. Trascorre tra il 1910 ed il 1914 lunghi periodi in Germania frequentando i migliori laboratori scientifici tedeschi. Seguì le conferenze di Kulpe e di Kiesow sotto la cui guida sostenne, il 13 dicembre 1913, l'esame per la libera docenza in psicologia sperimentale, che ottenne il 27 giugno 1914. Fedele alla dottrina cattolica eppure attento alla scienza, Padre Agostino Gemelli non esitò a criticare certe iniziative e a chiedere che gli studiosi cattolici fossero tutelati dalle pretese degli uomini di “corte vedute”. Ne è esempio la difesa del biologo e gesuita tedesco E. Wasmann, la cui ipotesi evoluzionistica denominata della “polifilogenesi”, aveva suscitato le critiche, in particolare del tomista Mattiussi, basate sulla teoria concordista e sulla identificazione di evoluzionismo e darwinismo, come “una prova in più del fatto che gli incompetenti ed i dilettanti abbondano nel nostro campo offrendo con i loro scritti di carattere antiscientifico facile il fianco ai nemici della Chiesa (Conflitto di tendenze, in “ La Scuola Cattolica ”, IX (1906) p. 149).
Nel 1914 Gemelli fondò la rivista Vita e pensiero . Suscitò un grande dibattito l'editoriale Medioevalismo , nel quale egli sostenne l'esigenza di una cultura organica – di cui era stato esempio la cultura del Medioevo – contro la frammentazione del sapere e contro il materialismo dell'uomo moderno, caratterizzato dal culto dell'energia e dall'attenzione al mero mondo dei fatti. Durante la prima guerra realizzò ad Udine un laboratorio di psicofisiologia applicata per la selezione degli aviatori e studiò i casi di shock traumatico. Raccolse i suoi studi nel volume Il nostro soldato. Saggi di psicologia militare (Milano 1917). La fondazione dell'Istituto di studi superiori G. Toniolo nel 1919 fu preludio a quella che sarà pochi anni dopo l'Università Cattolica del Sacro Cuore, inaugurata il 7 Dicembre 1921, dopo l'approvazione di Benedetto XV, alla presenza di mons. Achille Ratti, futuro papa Pio XI, con due Facoltà: filosofia e scienze sociali. Vi fonda il laboratorio di psicologia e biologia che, con la sua nomina a professore ordinario nel 1927, diverrà tra i migliori istituti di ricerca in campo psicologico. Da sempre sostenitore dell'importanza della sperimentazione in psicologia (cfr. il saggio del 1908 L'esperimento in psicologia pubblicato nella “Rivista di Psicologia” di C.G. Ferrari (IV, pp. 53-70, 149-170), Agostino Gemelli si dedicò alla realizzazione di studi pionieristici sulla percezione, basati su ricerche elettrofisiologiche, encefalografiche, retinografiche ed acustiche. Critico sia nei confronti della scuola costituzionalista di Tubinga e della scuola italiana di Viola, De Giovanni e Pende, che tendevano a classificare i caratteri in tipi e schemi, Gemelli, che coglieva il dinamismo della vita psichica, propose di sostituire l'approccio causale con quello finalistico, caratterizzando così l'essere psichico nella sua autonomia. Contrario all'eugenetica sia positiva sia negativa, critico verso la biotipologia naturalistica e contrario a qualsiasi visione pessimistica e fatalistica di determinismo biologico, Gemelli poneva principalmente l'accento sui fattori sociali e spirituali, e soprattutto sulla libertà come legge di funzionamento dello spirito umano.
Fu nominato presidente della ricostituita Pontificia Accademia delle Scienze, riformata da Pio XI il 1° giugno 1937, incarico che mantenne fino alla data della sua morte. Nonostante le stampelle “ereditate” da un incidente stradale avvenuto il 26 dicembre 1940 ad Anzola Emilia, che lo vide tra la vita e la morte per due mesi, Gemelli dette subito inizio alla ricostruzione dell'Ateneo di Milano, gravemente danneggiato dai bombardamenti del 1943. Nel 1944 pubblica il volume La psicotecnica applicata alle industrie creando quelli che saranno i pilastri tematici fondamentali della moderna psicologia del lavoro: ambiente e lavoro, rapporto uomo-macchina, la fatica e la monotonia, motivazione ed incentivazione del personale, obiettivi e procedure di selezione, problemi psicologici legati alla disoccupazione, valorizzazione della soggettività delle risorse umane. Dopo il suo proscioglimento al processo di epurazione contro i Rettori proposto dagli alleati, negli anni del dopoguerra Padre Agostino Gemelli fu nominato membro del consiglio superiore della Pubblica Istruzione e si dedicò allo sviluppo dell'Ateneo meneghino, aprendovi la Facoltà di scienze economiche nel 1948 e quella di agraria a Piacenza nel 1953, anno in cui fu nominato rettore a vita con decreto del presidente della Repubblica. Si dedicò alla formazione di una nuova generazione di allievi, incoraggiandoli ad esplorare e a studiare la psicanalisi e la psicologia sociale americana; estese la ricerca sperimentale di base ad una serie di applicazioni nuove rispetto a quelle avviate anni addietro nel campo della psicologia del lavoro, della psicologia dello sviluppo, della psicologia clinica. Da sempre desideroso di creare una Facoltà di Medicina, essa fu approvata dal consiglio superiore della Pubblica Istruzione il 23 Aprile 1958: la nuova Facoltà dell'Università Cattolica sarebbe sorta a Monte Mario, a Roma, ma egli non poté vederne la realizzazione, morì infatti il 15 luglio 1959.
Mediatore eclettico tra cultura cattolica, scienza e capitale, Agostino Gemelli fu un infaticabile promotore ed organizzatore di cultura. La sua attività saggistica abbracciò innumerevoli campi: teologia morale ed ascetica, filosofia, psicologia, settore quest'ultimo al quale egli diede il suo contributo più significativo. A lui si deve l'apertura di campi di ricerca nella psicologia clinica e nell'applicazione della psicologia ai problemi sociali, all'orientamento professionale e scolastico, lo sviluppo della psicologia del lavoro, lo studio delle condizioni dei carcerati, la devianza giovanile, la psicopedagogia. Fu protagonista del dibattito culturale del suo tempo, offrendo con la sua singolare testimonianza di sacerdote e di scienziato una prova certa della compatibilità fra fede e scienza, che divenne in lui sintesi capace di generare imprese pioneristiche nella formazione delle giovani generazioni.
Bibliografia:
G. MONTINI et al., Fede e scienza nella vita e nell'opera di Agostino Gemelli francescano , Vita e pensiero, Milano 1960
E. FRANCESCHINI et al., Agostino Gemelli , Vita e pensiero, Milano 1979
E. PRETO, Bibliografia di padre Agostino Gemelli , Vita e pensiero, Milano 1981
G. COSMACINI, Gemelli. Il Machiavelli di Dio , Rizzoli, Milano 1985
F. MATTESINI et al., Agostino Gemelli: trenta anni dopo, Vita e pensiero, Milano 1991
M. BOCCI, Agostino Gemelli rettore e francescano. Chiesa, regime, democrazia , Morcelliana, Brescia 2003