Il volume edito da Laterza nella collana “Lezioni italiane” raccoglie le conferenze, organizzate dalla Fondazione Sigma-Tau, tenute da Paul Davies presso Istituti universitari italiani agli inizi degli anni 1990. Queste lezioni testimoniano che la riflessione scientifica e filosofica sulla vita nel cosmo precede di molto il recente interesse dell’astrofisica per la scoperta dei pianeti extrasolari, possibili candidati a luoghi in cui la vita potrebbe essersi sviluppata al di fuori della terra. Il volume, organizzato in 6 agili capitoli e due Appendici offre dapprima una introduzione storica al tema (cap. 1), per elencare poi ragioni a favore (capp. 2-3) e quindi a sfavore (cap. 4) della diffusione cosmica della vita, avendo sullo sfondo la storia del progetto SETI (Search for Extra Terrestrial Intelligence). Un successivo capitolo si occupa della comparsa della coscienza e della sua possibile riproducibilità in altre linee di evoluzione della vita. Il capitolo finale rappresenta invece una particolarità del percorso, il cui titolo, “Contatti con gli alieni ed esperienze religiose” (cap. 6), rende originale l’opera di Davies all’interno di scritti simili, per soggetto e impostazione. Davies è un fisico serio e dietro titoli accattivanti nasconde riflessioni di buon livello storico-filosofico. Se nel capitolo iniziale egli mette in luce che la domanda sui “molti mondi” attraversa tutto il pensiero umano, da Lucrezio ed Epicuro in avanti, nel capitolo finale desidera esplicitare le motivazioni che spingono gli esseri umani a porsi tale domanda, “smascherandola” come domanda religiosa. Ecco le parole conclusive dell’Autore, che vale la pena riprodurre qui per intero: «Il potente tema degli alieni che agiscono da condotto per risalire alla Causa Prima, che compaia nella narrativa o in una teoria cosmologica intesa seriamente, tocca corde profonde della psiche umana. L'elemento di attrazione sembra essere il fatto che contattando esseri superiori provenienti dal cielo gli uomini potranno avere accesso ad una conoscenza privilegiata, e che l'ampliamento dei nostri orizzonti risultante da essa in qualche modo ci avvicinerà di più a Dio. La ricerca degli alieni può quindi essere vista come parte di una ricerca religiosa che è sempre esistita, oltre che parte di un progetto scientifico. Questo non dovrebbe sorprenderci. La scienza è nata dalla teologia, e tutti gli scienziati, siano essi atei o teisti, e che credano o meno all'esistenza di esseri alieni, accettano una visione del mondo essenzialmente teologica» (p. 144). Il libro di Davies ha il merito di esplicitare queste valenze, servendosi anche di intelligenti commenti a buoni romanzi e film di fantascienza. Nella parte scientifico-divulgativa, ove affronta le prove pro e contro la presenza di vita su altri pianeti extraterrestri, l’Autore espone questioni che, anche se scritte alcuni decenni fa, continuano a reggere l’urto del progresso, perché centrate non tanto sui risultati quanto su aspetti metodologici volti a chiarire quale razionalità soggiaccia le varie argomentazioni. Presentare il tema della vita extraterrestre conduce Davies a discutere se la diffusione della vita nel cosmo sarebbe in accordo o in conflitto con quanto l’opinione comune ritiene essere la posizione della Chiesa cattolica in proposito. I riferimenti sono sobri e significativi, anche se talvolta tradiscono una certa frettolosità di giudizio, probabilmente dovuta ad alcuni luoghi comuni. Da questo punto di vista, il volume di Davies andrebbe integrato con scritti teologici che prendono in esame con maggior rigore questo specifico aspetto. Il volume presenta un’utile bibliografia, sebbene aggiornata alla data di redazione (1994). I riferimenti agli autori classici e al pensiero filosofico sono interessanti e pertinenti, cosa che rende le riflessioni di Davies fruibili anche in una didattica interdisciplinare che volesse avventurarsi ad affrontare questo tema, certamente delicato ma anche affascinante.
Siamo soli? Implicazioni filosofiche della scoperta della vita extraterrestre
Autore scheda bibliografica tematica
Giuseppe Tanzella-Nitti
2020