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Al Comitato Internazionale di Scienze Storiche

Papa Paolo VI
3 giugno 1967

La verità storica: quali sviluppi richiederebbero queste due semplici parole! Vi sarebbero forse diverse verità? No, certamente. E tuttavia la verità storica non è la verità matematica, non è la verità propria delle cosiddette «scienze esatte». Essa non si basa sulla dimostrazione, bensì sulla testimonianza e sull'interpretazione di questa testimonianza. Questo spiega perché la Chiesa non abbia esitato, soprattutto in queste ultime decadi, tenuto conto del progresso delle scienze storiche, ad aprire largamente il tesoro dei suoi archivi ai ricercatori qualificati di ogni tendenza. Dopo il metodo e il fine, occorrerebbe dire una parola ancora sull'oggetto della scienza storica. E qui anche appare in piena luce la singolare dignità della disciplina alla quale voi consacrate i vostri sforzi. Altrescienze, ammirabili ciascuna nel proprio ordine, hanno per oggetto gli elementi che costituiscono la meravigliosa molteplicità del cosmo: esse studiano cioè la formazione della terra e degli astri, le meraviglie del regno vegetale o del regno animale.

In questo vasto insieme, voi lo potete intuire, sono i movimenti d'ordine morale e spirituale che attirano principalmente l'attenzione della Chiesa. Delle grandi correnti religiose hanno solcato talune contrade o alcune epoche; alcuni popoli sono stati caratterizzati da una concezione dell'uomo e del mondo che ispirava la loro religione, e questa, a sua volta, ha ispirato e animato istituzioni, modi di vita, tipi di civiltà. La Chiesa, non essendo per sua natura legata ad alcuna cultura, ha potuto adottare e consacrare in ciascuna di esse ciò che vi trovava di meglio. L'introduzione della fede e dei costumi cristiani si è rivelata così un fattore di civilizzazione di prim'ordine, per l'elevazione culturale, umana e morale delle persone e dei popoli. Questa penetrazione progressiva della predicazione cristiana attraverso le nazioni dell'antico e del nuovo mondo, costituisce, nessuno oggi giorno può negarlo, uno dei capitoli più interessanti e più ricchi della grande avventura umana.