In questo testo Simone Morandini, docente di Teologia della creazione all'Istituto di Studi Ecumenici san Bernardino di Venezia e alla Facoltà Teologica del Triveneto, affronta il tema della transizione ecologica da un punto di vista teologico. Il punto di partenza è lo scenario senza precedenti a cui ci troviamo di fronte, che negli ultimi anni ha visto avvicendarsi una serie di fenomeni naturali fuori scala, tali da destare preoccupazioni. Persino la pandemia di Covid-19, diffusasi in tutto il mondo durante il 2020 è, secondo l'A., il segno di un’interazione distorta con l’ambiente. Viviamo ormai in una nuova "era" in cui la specie umana è diventata il principale fattore che muove la storia biologica e geologica del pianeta, un'era che stiamo iniziando a chiamare Antropocene. Il testo di Morandini cerca di offrire una risposta alla domanda su come vivere in modo eticamente responsabile questo tempo, e quali orizzonti teologici possono supportare una conversione ecologica, segnata dalla modifica dei comportamenti personali e sociali necessaria per orientare correttamente il futuro dell’umanità.
La prefazione è affidata a Enrico Giovannini, professore di Statistica economica e docente di Sviluppo sostenibile, già presidente dell’Istat, Ministro del lavoro e delle politiche sociali durante il governo Letta, Ministro delel infrastrutture e della mobilità sostenibili durante il governo Draghi. Giovannini sottolinea come il principio dello sviluppo sostenibile non sia mai stato inserito nelle Costituzioni dei paesi occidentali, e anche per questa ragione è rimasto sempre al margine dell’attività degli Stati negli ultimi decenni.
Il testo inizia con un capitolo sul cambiamento climatico in cui l'A. mostra, dati alla mano, quanto il clima stia repentinamente cambiando negli ultimi decenni e quanto queste trasformazioni siano responsabilità dei comportamenti umani. Prosegue poi con un capitolo in cui viene introdotto e spiegato il concetto di "Antropocene" e le sue implicazioni etiche e sociali. Morandini introduce poi il concetto di "Etica della sostenibilità", trattando il tema della sostenibilità ambientale non solo da un punto di vista socio-economico e collettivo, ma anche personale-individuale e, appunto, etico. Il capitolo successivo, intitolato "Lo Spirito rinnovi la faccia della terra", offre una riflessione propriamente teologica sull’argomento. Morandini cerca di esplorare come il tema della custodia del creato, fondato nella Sacra Scrittura, sia implicitamente presente in tutta la tradizione teologica, da Isacco di Ninive a Ildegarda di Bingen, da Francesco di Assisi a Bonaventura, fino ai contemporanei, fra cui J. Moltmann, D. Edwards e C. Deane-Drummond. In particolare, vengono presentate le dichiarazioni sul cambiamento climatico formulate da responsabili delle religoni islamica, induista e buddista. In questo contesto vengono introdotti e commentati dei contenuti dell'enciclica di papa Francesco Laudato si' (2015).
Il volume propone infine un capitolo conclusivo dal titolo "Cambiare rotta", con suggerimenti per elaborare un nuovo paradigma di sviluppo realmente sostenibile, sia dal punto di vista etico che ambientale. «Abbiamo capito di dover cambiare rotta, perché quella attuale è insostenibile; abbiamo compreso che il cambiamento deve essere profondo e non marginale; abbiamo pure individuato alcune cose importanti da evitare e altre da fare a ogni costo. Abbiamo anche compreso – di fronte all'emergenza legata al Covid-19 – di essere capaci di cambiamento, pronti a modificare abitudini e pratiche, per paura o per responsabilità. Perché non farlo allora anche dinanzi a un'altra emergenza, meno immediata, ma di portata anche più vasta?» (pp. 171-172).