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Se il firmamento sia stato creato nel secondo giorno

Tommaso d´Aquino
1265-1274

Summa Theologiae, parte I, questione 68, articolo 1

 ARTICOLO 1 
Se il firmamento sia stato creato nel secondo giorno. 

SEMBRA che il firmamento non sia stato creato nel secondo giorno. Infatti: 

1. Sta scritto: « Dio chiamo cielo il firmamento». Ora il cielo fu creato prima di tutti i giorni, come risulta dalle parole: «In principio creò Dio il cielo e la terra». Perciò il firmamento non fu creato il secondo giorno.

2. Le opere dei sei giorni hanno una disposizione, che corrisponde all'ordine della sapienzadivina. Ora non si addice alla sapienza divina fare dopo quello che naturalmente viene prima. Ma il firmamento viene naturalmente prima dell'acqua e della terra, le quali tuttavia sono ricordate prima della formazione della luce, che fu creata il prima giorno. Dunque il firmamento non fu creato il secondo giorno. 

3. Tutte le opere compiute nei sei giorni sono formate di materia, la quale era stata creata prima di qualsiasi giorno. Ma il firmamento non poteva essere formato di materia preesistente, altrimenti sarebbe soggetto a generazione e a corruzione. Quindi non fu creato il secondo giorno.

IN CONTRARIO: Narra la Scrittura: «Dio disse: Si faccia il firmamento» ; poi segue: «Tra sera e mattina si compì il secondo giorno». 

RISPONDO: S. Agostino insegna che in questioni di tal genere si devono osservare due norme. Prima di tutto bisogna ritenere incrollabilmente la verità della Scrittura. Poi, se La Scrittura divina si presta a molte spiegazioni, nessuno si attacchi a una interpretazione con tanta ostinazione che, se risultasse certamente erronea, presuma di affermare che quello era il vero senso della Scrittura. In questo modo si eviterà di dare occasione agli increduli di deridere la Scrittura e di precludere loro la via del credere.
Si sappia dunque che sono due le interpretazioni, che si danno sulla creazione del firmamento nel secondogiorno. La prima ritiene che si parli di quel firmamento, nel quale si trovano gli astri. In tal caso dobbiamo dare spiegazioni diverse, a seconda delle opinioni diverse degli uomini intorno al firmamento. Infatti alcuni dissero che questo firmamento è composto di sostanze elementari. Così pensò Empedocle, il quale tuttavia asserìche esso èindistruttibile, perché tra i suoi componenti non vi è lite, ma solo amicizia.– Altri pensarono che la sua natura è come quella dei quattro elementi, non perché ne sia composto, ma perché è anch'esso una specie di elemento semplice. Fu questa l'opinione di Platone,il quale ritiene che il corpo celeste non è che l'elemento del fuoco. – Altri però ritengono che il cielo non partecipi della natura dei quattro elementi, ma che sia una specie di quinto corpo,estraneo ai quattro elementi. E questa è l'opinione di Aristotele. [...]
Su questo firmamento, fatto il secondo giorno, vi e un'altra interpretazione,che non vede in esso quella volta in cui sono fissate le stelle, ma quella parte di atmosferanella quale si condensano le nubi. Esso viene detto firmamento appunto per la densità dell'aria in quella zona. Infatti ciò che è fitto e solido si chiama «corpo stabile [firmum], a differenza del corpo matematico», come osserva S. Basilio. - In tal senso niente di assurdo segue per qualunque opinione. Perciò S. Agostino, elogiandoquesta interpretazione, dice: «Ritengo degnissimo di lode questa punto di vista; poiché quello che afferma non è contro la fede, e si può credere francamente, purché si dimostri».

SOLUZIONE DELLE DIFFICOLTÀ: 

1. A giudizio del Crisostomo, Mosè espresse prima in modo sommario quel che Dio fece, con la frase preliminare: «In principio Dio creo il cielo e la terra» ; poi scese ai particolari. Come uno che prima dicesse: Il tale muratore fece codesta casa, e poi soggiungesse: gettò prima i fondamenti, poi tirò su le pareti e dopo ci sovrappose il letto. Conquesto criterio nella frase: «In principio Dio creò il cielo e la terra» e nelle altre, che narrano come nel secondo giorno sia stato fatto il firmamento, non si ha bisogno di distinguere due cieli. 
Però si può sempre affermare che essi siano diversi, e per varie ragioni. Per S. Agostino, il cielo, che leggiamo fatto nel primo giorno, è la natura spiritualeinforme, mentre il cielo del secondo giorno sarebbe il cielo materiale. Invece Beda e Strabone pensano che il prima sia il cielo empireo, mentre il firmamento del secondo giorno non sarebbe che il cielo sidereo. II Damasceno ritiene che il cielo del primo giorno sia quel cielo sferico senza stelle, di cui parlano i filosofi, quando dicono che esso è la nona sfera e il primo mobile che si muove col cielo diurno; invece il firmamento sarebbe il cielo sidereo. 
Seguendo un'altra interpretazione, accennata da S. Agostino, il cielo creato nel primo giornosarebbe proprio il cielo sidereo mentre il firmamento del secondo starebbe a indicare quello spazio dell'aria, nel quale si condensano le nubi e che viene chiamato cielo anch'essoper analogia. Per indicare una tale analogia sarebbe stato scritto appositamente: «Dio diede al firmamento il nome di cielo», come sopra era stato detto: «Diede il nome di giorno alla luce» (poiché la parola giorno si usaanche per indicare lo spazio di ventiquattro ore). Per il rimanente valgono le stesse osservazioni come dice Rabbi Mosè. 
Le risposte alla terza e alla quarta difficoltà sono contenute in quanta abbiamo detto.

     

La Somma Teologica, I, q. 68, trad. it. a cura dei Domenicani italiani, edizione Adriano Salani, Città di Castello 1963, vol. V : “L'opera dei sei giorni. L'uomo: natura e potenze dell'anima”, pp. 80-84.