Pierluigi Pizzamiglio, docente presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore, sede di Brescia, è sacerdote diocesano, laureato in fisica e studioso della storia delle scienze matematiche e fisiche. Il volume non è una “storia della scienza”, ma una guida metodologica a come si studia e si ricerca in storia della scienza.
Nel primo capitolo si affrontano le diverse prospettive storiografiche (P. Tannery, G. Sarton, T. Kuhn), per poi passare ad occuparsi di tematiche metodologiche, sempre in stretto collegamento con il ruolo culturale e sociale della scienza: i principali generi storiografici e i repertori, i luoghi della ricerca storica, la conservazione dei beni legati alla storia della scienza. L’A. mette in evidenza come sia importante avere consapevolezza della “intrinseca storicità” della scienza: «bisogna a questo proposito non farsi sedurre dalla falsa o quantomeno distorta immagine che gli scritti scientifici danno della scienza stessa: come di un sapere, cioè, ordinato in maniera perfettamente logica e consequenziale […] si deve far emergere pure tutta la fatica e le incertezze e anche gli errori attraverso cui si è giunti a scoprire qualche nuova verità o a elaborare qualche nuova teoria» (p.34). La scienza stessa è inoltre fattore dinamico di storia e di cultura; è necessario quindi tenere conto della storia “esterna” ed “interna” della scienza.
Due capitoli propriamente storiografici si occupano di un breve “schizzo di una storia istituzionale della scienza” e di una storia della tecnica e della strumentazione scientifica. Un capitolo è dedicato inoltre al “rapporto fra scienza e tecnica nella storia”. In riferimento a tale rapporto in un contesto contemporaneo l’A. scrive: «la funzione operativa è passata ad essere trainante e dominante su quella teoretica, la tecnica prevale sulla scienza. […] I due tradizionali ponti che connettevano tra loro scienza e tecnica, che erano la “ma tematizzazione” dei fenomeni e la “sperimentazione” empirica strumentale, sono collassati l’uno sull’altro in quel grande collettore universale del sapere che si chiama “informazione”, ove contemporaneamente si elaborano modelli matematici e si simulano esperimenti, muovendosi nell0ambito di una nuova unitaria realtà “virtuale”» (pp. 172-173).
Il volume è corredato da interessanti ed utili informazioni di carattere bibliografico e documentale, compreso un corposo orientamento bibliografico contenente schede informative delle maggiori opere di riferimento e una guida ai più importanti siti web legati alla storia della scienza. L’opera può essere impiegata in attività didattiche di ambito interdisciplinare, sia dal versante delle scienze umane, come guida metodologica al lavoro in storia della scienza, sia dal versante delle scienze naturali, come sussidio per mostrare l’impatto storico-sociale delle scienze stesse.