25 anni di dominio disf.org!

Giuseppe Tanzella-Nitti

21 luglio 2024

Quella che vi racconto non è tanto una storia quanto, piuttosto, una "preistoria". Esattamente 25 anni fa, il 21 luglio 1999, fece il suo ingresso in rete il dominio disf.org. Lo registrò Michele Crudele, presso Network Solutions, dopo qualche difficoltà legata alla configurazione: all'epoca le procedure erano ancora un po' complesse. Ci appoggiammo ai DNS del Centro ELIS grazie all'aiuto di Marco Nicchi, e dell'Università Campus Bio-Medico di Roma, con la collaborazione di Marco Venditti, come si vede nell'immagine che riporta i dati ufficiali di quel giorno.

Immagine
dati originali del dominio disf.org

L’acronimo DISF non piaceva quasi a nessuno (faceva venire in mente: disfare, disfatta, disfattista…), ma lo registrammo così perché era il modo naturale di riferirsi ad un’opera ancora in cantiere, il corposo "Dizionario Interdisciplinare di Scienza e Fede" che da pochi mesi avevo cominciato a progettare insieme ad Alberto Strumia. Quell’opera, però, vide la luce solo tre anni dopo, nel marzo del 2002. A cosa serviva allora questo dominio, acquisito tre anni prima della pubblicazione dei due volumi cartacei del Dizionario e quattro anni prima del lancio del Portale che assunse il nome completo di “Documentazione Interdisciplinare di Scienza e Fede”? Perché un sito web, se non c’era ancora nulla da mostrare? Andiamo con ordine e capiremo lo svolgersi degli eventi.

Nel giugno del 1999 avevo riunito presso l’Hotel Columbus di Roma una quindicina di studiosi italiani ai quali qualche mese prima Alberto ed io avevamo proposto di collaborare alla redazione di questo Dizionario. Non avevamo ancora un Editore né dei fondi stanziati. Lo scopo della riunione romana, che impegnò un sabato e una domenica di lavoro, era definire la struttura, il taglio e le finalità di questo innovativo Dizionario. A distanza di 25 anni provo a ricordare i partecipanti all’incontro: oltre ad Alberto e me, Mario Gargantini da Melzo, Michele Marsonet da Genova, Fiorenzo Facchini da Bologna, Gualberto Gismondi, Gianfranco Basti, Giuseppe Del Re, Antonio Livi, Michele Crudele, Gaspare Mura, Michele Pelaez e forse altri due o tre. Durante la cena del sabato sera, presso il ristorante dell’Hotel, parlando di alcuni aspetti del progetto con i commensali del mio tavolo, Michele Crudele esordì con sicurezza: «Ovviamente, tutto questo lo metteremo on line». Al tavolo sedeva fra gli altri Gaspare Mura, allora direttore di Urbaniana University Press e membro del consiglio di direzione di Città Nuova editrice. A lui desideravo proporre di pubblicare l’opera, dopo che l’editore San Paolo mi aveva risposto picche. L’idea di mettere on line una cosa che non aveva ancora un editore, pensavo, rischiava di compromettere un eventuale interesse del prof. Mura e delle case editrici sulle quali aveva influenza. «Michele, cosa dici – intervenni per sbloccare la situazione – sarà un progetto successivo, una cosa diversa: adesso dobbiamo pensare a pubblicare il Dizionario cartaceo». «Ti sbagli – replicò lui –. Acquisteremo subito un dominio e lo useremo per avviare il lavoro. Scegliamo disf.org: è un acronimo non elegante, ma ci può stare». Gaspare Mura si limitò ad osservare che non sarebbe stato facile trovare un editore per un’opera che veniva offerta al pubblico on line prima ancora di essere conclusa. Michele, più sicuro che mai, insistette: «Vede professore, è ormai dimostrato che offrire i testi on line non inibisce le vendite del cartaceo, ma piuttosto le favorisce! Pubblicheremo un congruo numero di voci, per mostrare l’opera in vetrina. Nel frattempo, il sito servirà come strumento di lavoro per gli autori delle voci: caricheremo gli abstract, le norme redazionali, l’indice dei temi e dei personaggi, la lista completa degli autori che contribuiranno».

La proposta era certamente avveniristica, ma temevo che scoraggiasse la ricerca dell’Editore, che era per me una priorità. Immediatamente Michele Crudele si attivò e il 21 luglio eravamo proprietari di disf.org, cominciando a costruire il sito di un Dizionario in costruzione…

Immagine
primo sito disf.org

Assegnammo al dominio disf.org un sito web che conteneva alcuni documenti di base del futuro Dizionario, la sua struttura, il progetto, un’area per gli autori. La grafica, di cui c'è un'immagine a fianco, a cura di Alberto Strumia, era molto semplice, ma efficace, inclusa la versione, praticamente identica, in inglese.

Il sito era ospitato su un server del Centro ELIS che aveva connettività Internet ad altissima velocità, insolita per una scuola in quegli anni, grazie a una convenzione con Telecom Italia che aveva curato proprio Michele come responsabile tecnico e dell'innovazione di quel centro di cui poi diventò direttore generale e presidente. Per salire nelle graduatorie dei motori di ricerca (Google era appena nato) Michele stesso cercò di farci citare da altri portali più o meno famosi, non sempre con successo: se Virgilio accettò subito, ci fu invece chi ci snobbò dicendo che eravamo solo un elenco di voci enciclopediche...

Urbaniana University Press e Città Nuova accettarono di pubblicare in coedizione il Dizionario e l’idea di un sito già dedicato all’opera finì per conquistare il prof. Mura, mutando le sue riserve iniziali in entusiasmo. I lavori di preparazione del Dizionario procedettero rispettando i tempi e l’opera fu finalmente pubblicata nel marzo del 2002. Prima di quella data avevamo già raggiunto 3000 pagine lette al mese, considerando che i contenuti erano davvero pochi.

In quello stesso mese, con una grafica decisamente migliore realizzata da Flavio Fulciniti, con il supporto tecnico di Gianluca Sartori, entrambi studenti ELIS, il sito disf.org, sviluppato in ASP con database Access, conteneva una cinquantina di voci (delle 170 presenti sul cartaceo), numerosi indici e appendici, più una piccola antologia di testi scelti che cominciò a lievitare dando origine ad una vera e propria sezione del sito. Si pensò di caricare qualche recensione di libri pubblicati sul rapporto fra scienza e fede e di offrire ai visitatori un po’ di orientamento bibliografico, piuttosto importante in un settore dove è spesso difficile distinguere opere di valore accademico da pamphlet poco significativi.

Alla fine del 2003, il dominio disf.org offriva ad un numero crescente di visitatori del materiale attraente, documentato, attento alle questioni storiche, epistemologiche, filosofiche e teologiche. Era il primo sito italiano dedicato a questi argomenti, all’epoca ancora di nicchia e purtroppo trattati da letteratura controversista o da apologetica pervasa di buona volontà ma filosoficamente e storicamente poco profonda. Al contrario, disf.org aveva scelto uno stile universitario, rigoroso, documentato, in continuità ideale con i siti dei maggiori istituti di Science and Religion attivi in molte università di ambito anglosassone.

Grazie anche alla collaborazione tecnica di Giuseppe Murati dal 2004, il sito si arricchì progressivamente di editoriali mensili, notizie, eventi sul territorio nazionale e congressi internazionali, biografie di scienziati credenti, schede critiche che illustravano il contenuto di siti web su temi analoghi in ambito internazionale. La sezione di orientamento bibliografico giunse presto a contare cinque diverse rubriche. Le voci del dizionario cartaceo erano solo una piccola parte della struttura generale del sito e furono tenute limitate rispetto a quelle presenti sull’opera stampata. Frattanto, quest’ultima si era davvero giovata dell’esistenza di un sito web in parallelo (come ipotizzato, appunto, nella cena di tre anni prima) perché in pochissimi anni la tiratura di alcune migliaia di copie andò esaurita, nonostante un prezzo di copertina relativamente alto, fissato a 170 euro. A soli cinque anni dalla registrazione del dominio disf.org, nella struttura dei suoi contenuti il sito si presentava già simile a quello attualmente on line, includendo all’epoca quasi 5.000 pagine.

Punto di svolta e condizione di sviluppo del sito disf.org furono il sostegno ricevuto dal Servizio Nazionale per il Progetto Culturale della Chiesa Italiana, promosso qualche anno prima dal card. Camillo Ruini e fatto proprio dalla Conferenza Episcopale Italiana. A partire dal lontano 2003 fino al presente, questo sostegno non è mai mancato e se ne deve dare grato riconoscimento alla Chiesa italiana. L’ispirazione cristiana del sito disf.org non ha mai limitato il numero di visitatori, anche per l’ampiezza dei temi trattati. Lo stile storico-documentale oggettivo, fruibile da tutti, ha consentito ai nostri autori di entrare in un dibattito attento e rispettoso con la cultura del nostro tempo.

Per un certo periodo la gestione tecnica fu affidata a Media Engineering, una società di servizi innovativi in rete creata dai fratelli Franzese nell'incubatore ELIS con l'incoraggiamento di Michele. Ci lavoravano anche Flavio e Giuseppe. Con quest'ultimo avevamo scelto di adottare il CMS Drupal che permetteva maggiore flessibilità: Giuseppe e Michele svilupparono soluzioni ad hoc per distinguere le tipologie di articoli e comporre elenchi automaticamente. Flavio disegnò l'attuale logo DISF.org che "galleggia" su un libro aperto. Lavorò poi alacremente alla redazione anche Flavia Grossi, nella foto piccola.

Immagine
flavia grossi

Giuseppe è il primo a destra nella foto grande, con il comitato di redazione del 2006: don Alberto, Valeria, me e Michele. Da alcuni anni, con la sua azienda personale Aes Triplex, è l'autore della grafica e dell'impostazione tecnica dei nostri portali, incluse le recentissime innovazioni.

Immagine
comitato redazione nel 2006

C’era però ancora un passo da compiere: occorreva mettere in campo una versione in lingua inglese. Nel 1999 avevamo inserito una sezione inglese in disf.org. Il 24 maggio 2006 registrammo un nuovo dominio, inters.org (Interdisciplinary Encyclopedia of Religion and Science) per cominciare ad offrire traduzioni in lingua inglese del Dizionario cartaceo italiano, consentendo, solo su questa versione inglese, aggiornamenti e inserimenti di nuovi voci enciclopediche.

Primo partner dell’edizione inglese fu il “Center for Theology and the Natural Sciences” di Berkeley, diretto allora da Bob Russell, che avevo conosciuto in quegli anni in occasione delle attività che organizzavamo con George Coyne al Vatican Observatory. Al di là di tutte le aspettative, il CTNS decise di finanziare la traduzione dall’italiano all’inglese di una cinquantina di voci, da mettere a disposizione anche nel loro sito istituzionale. Operazione non comune, bisogna dire, perché su quei temi la normalità era tradurre in lingua italiana testi inglesi, ma non il contrario. Evidentemente la qualità e lo stile dei testi del Dizionario Interdisciplinare di Scienza e Fede avevano colpito l’attenzione del CTNS, suggerendo loro di condurre in porto l’operazione.

A 25 anni di distanza dobbiamo riconoscere che molta strada è stata fatta, con pochi mezzi e molta passione. Un semplice dominio acquistato un quarto di secolo fa è diventato oggi un Centro di ricerca nel quale lavorano quattro ricercatori e una segretaria di redazione, eretto presso la Pontificia Università della Santa Croce a Roma. L’ultimo nato, disf.org/edu, noto come DISF Educational, è oggi protagonista di un notevole successo nelle scuole italiane e si giova tuttora del sostegno della Conferenza Episcopale Italiana, attraverso il Servizio Nazionale per l’Educazione, la Scuola e l’Università.

ANNO
PAGINE VISTE NELL'ANNO
UTENTI NELL'ANNO
2007
(con versione inglese)
390.000
140.000
2015
(separato da inters.org)
260.000
120.000
2023
(separato da inters.org)
710.000
440.000

La tabella mostra alcune statistiche annuali di Google analytics a partire da otto anni dopo la nascita, ogni otto anni. Se si analizza la popolazione di lettori e i periodi di maggiore consultazione, si scopre che buona parte è legata all'ambiente scolastico. Per esempio, c'è sempre un picco di traffico nei giorni prima del tema di maturità. Divertente è ricordare l'enorme aumento per la prova scritta di italiano del 2016 quando, tra le 9 e le 12, soprattutto utenti tra 18 e 24 anni, con distribuzione geografica simile alla popolazione studentesca, per il 70% da dispositivo mobile, lessero la pagina disf.org/spazio-e-futuro-uomo che appariva al primo posto cercando "uomo nello spazio": uno dei temi proposti era infatti "L'avventura dell'uomo nello spazio". Abbiamo così dimostrato con certezza che migliaia di studenti usarono il proprio telefono per suggerimenti sul tema: per lo meno possiamo dire che ebbero spunti validi per una buona redazione personale.

Nei lemmi di maggiore attualità per il rapporto fra pensiero scientifico e fede cristiana il dominio disf.org ha oggi una posizione di grande rilievo in tutti i motori di ricerca, paragonabile a Wikipedia ed Enciclopedia Treccani: su molte parole e frasi siamo al primo posto assoluto. Abbiamo ancora molti progetti e desideriamo continuare a servire i nostri visitatori – come sempre in modo gratuito e senza pubblicità – per fornire loro un’informazione rigorosa e documentata che li aiuti ad andare in profondità, in temi così importanti, oltre i luoghi comuni, oltre le superficialità e i sofismi.

Siamo persuasi che la verità attrae di più. Presentata con rispetto – lo abbiamo sperimentato – la verità non divide, ma finisce davvero per unire.

Alcuni componenti del comitato di redazione nel 2022

Immagine
comitato redazione nel 2022
Versioni principali conservate in archive.org

La più antica disf.org del 2001

Il primo cambiamento disf.org nel 2002

Il secondo cambiamento disf.org nel 2004

La prima edizione di inters.org nel 2006

Il terzo cambiamento nel 2014

Statistiche storiche e aggiornate