Il planetologo Guy Consolmagno, statunitense nato a Detroit nel 1952, succede nella direzione della Specola Vaticana a José Funes, argentino, che aveva diretto l’Ente per 2 mandati quinquennali. Prima di lui, fino al 2005, aveva diretto la Specola l’astrofisico George Coyne. La nomina è stata resa nota questa mattina durante l’udienza che Papa Francesco ha concesso allo staff e ai collaboratori della Specola in occasione di un Simposio Internazionale. L’evento è stato organizzato a motivo degli 80 anni dal trasferimento dell’Osservatorio nella sede di Castelgandolfo, avvenuta nel 1935 per volontà di Pio XI. All’epoca, le sedi dei telescopi operanti nella città di Roma non consentivano un loro impiego adeguato a motivo della contaminazione luminosa del cielo notturno, richiedendo la loro sistemazione in un nuovo sito, che fu lo stesso Pontefice a suggerire. Attualmente le 4 cupole dislocate a Castelgandolfo, 2 sulla terrazza della Villa Pontificia e 2 nei giardini vaticani di Villa Barberini, non sono operative a fini della ricerca scientifica, essendo state sostituite dal telescopio ad alta tecnologia VATT (Vatican Advanced Technology Telescope), di circa due metri di apertura, situato a Tucson, Arizona, sul monte Graham. Il personale dell’Osservatorio, che rappresenta al momento ancora l’unico istituto di ricerca scientifica eretto dalla Santa Sede, è così diviso fra le due sedi, negli Stati Uniti e presso il Vaticano. Gli uffici, i laboratori e la Biblioteca della sede vaticana sono ospitati in un ampio edificio sul perimetro dei giardini di Villa Barberini, nel territorio del comune di Albano. La Specola Vaticana, le cui origini, in sedi diverse e sempre in collegamento con la Santa Sede risalgono alla fine del XVI secolo, fu affidata da Pio XI alla Compagnia di Gesù.
Guy Consolmagno è noto in ambiente statunitense per le sue doti di comunicatore e divulgatore scientifico che gli hanno meritato, nel 2014, la Carl Sagan Medal per la divulgazione scientifica nell’ambito delle scienze planetarie. Dopo aver conseguito un Master presso il Massachussets Institute of Technology a Cambridge (US), ha ottenuto nel 1978 il Ph.D. in planetologia al Lunar and Planetary Laboratory dell’università dell’Arizona. Ha insegnato all’Harvard College Observatory e al MIT. Entrato nella compagnia di Gesù nel 1989 all’età di 37 anni, Consolmagno ha continuato la ricerca scientifica nel campo degli asteroidi e meteoriti ottenendo, come riconoscimento per i suoi studi, che uno degli asteroidi di fascia principale venisse nominato nel 2000 dall’International Astronomical Union come 4597-Consolmagno, conosciuto anche come Little Guy. Autore di diverse opere di alta divulgazione e di numerosi saggi su scienza e fede, fra cui God’s Mechanics (2011), ha curato il volume illustrato Infinitamente grande. L’astronomia in Vaticano (2009), tradotto in diverse lingue.
Coadiuvano il nuovo direttore due vicedirettori, l’inglese Paul Gabor per gli aspetti scientifici e lo statunitense Paul Mueller per gli aspetti amministrativi.