11 dicembre

Presentazione del volume di Lorella Congiunti
“L’INCONTRO IMPREVISTO. Il ‘caso’ nel pensiero di Tommaso d’Aquino”

Presso la Pontificia Università Urbaniana, Aula Newman Via Urbano VIII, 16 – Roma

si terrà la presentazione del libro di Lorella Congiunti, L’INCONTRO IMPREVISTO. Il “caso” nel pensiero di Tommaso d’Aquino.

Intervengono:

  • prof. Vincenzo Buonomo, Rettore Magnifico della Pontificia Università Urbaniana
  • prof. Luca Tuninetti, Decano della Facoltà di Filosofia
  • prof. don Mauro Mantovani, Prefetto della Biblioteca Apostolica Vaticana
  • prof. don Giuseppe Tanzella Nitti, Ordinario di Teologia Fondamentale presso la Pontificia Università della Santa Croce

Modera:

  • Simone Bocchetta, Responsabile Editoriale Studium–Marcianum Press

Sarà presente l’Autrice.

Per informazioni:
www.marcianumpressit – tel. 041 27 43 914 – www.urbaniana.ua

 


 

18 - 20 Novembre 2025

Per la prima volta l’Università della Santa Croce sarà presente con uno stand al Salone dello Studente (18–20 novembre 2025, Nuova Fiera di Roma, Padiglione 3 – Ingresso Est), principale appuntamento nazionale per l’orientamento degli studenti delle scuole superiori.

La Facoltà di Filosofia, l’ISSRA e il Centro di Ricerca DISF presenteranno l’offerta formativa, i progetti di ricerca e orientamento dell’ Università, e la Scuola Internazionale Superiore per la Ricerca Interdisciplinare (SISRI).

Oltre ad alcuni docenti dell'Università saranno presenti anche dottorandi, studenti e membri della SISRI.

Martedì 18 novembre, dalle 10.10 alle 10.40 in SALA AZZURRA, il prof. Ivan Colagé terrà la lecture: «L’ambiente ti cambia: sceglilo! Paguri, AI e noi umani».

Visita il sito del Salone dello Studente

Scarica qui il programma

 

 


 

1 Novembre 2025

Amalia Ercoli Finzi, prima donna a laurearsi in ingegneria in Italia, consulente della NASA, dell’Ente Spaziale Europeo e dell’Agenzia Spaziale Italiana, è tra i principali Investigator della Missione Rosetta, che ha portato una trivella da lei progettata sul dorso di una cometa lontana 500 milioni di chilometri dalla Terra: sarà ospite sabato alle 17 nella sala del consiglio comunale a Moneglia, per presentare il libro “le ragazze della luna” che ha scritto con la figlia Elvina Finzi, un’opera che attraverso incontri e interviste con giovani donne italiane inserite nei progetti spaziali europei e mondiali, pone la scienza e la conoscenza dello spazio al centro dell’indagine umana, in un dialogo costante fra progresso e fede. Le autrici dialogheranno di tutto questo con Mario Dentone

 


 

27 ottobre 2025

Nell’anno accademico 2025-2026 l’Accademia Nazionale dei Lincei organizzerà un Convegno Linceo su “Guerra e Pace”.
Questa «Segnatura», promossa da L. Maiani con A. Quadrio Curzio e F. Gianotti, anticipa i temi del Convegno e si collega alla 63rd Pugwash International Conference (Hiroshima, novembre 2025).

L’incontro si articola in due sessioni:

  1. Il ruolo dei fisici, prima e dopo Hiroshima e Nagasaki – dai Ragazzi di Via Panisperna al Progetto Manhattan, fino al movimento Pugwash e alle attuali sfide del disarmo nucleare.
  2. Guerre, ricostruzioni, pace: storia, istituzioni, economia – prospettive interdisciplinari sul passato, il presente e i rischi futuri di conflitti globali.

Programma

Introduce

  • Roberto ANTONELLI

I sessione – Il ruolo dei fisici, prima e dopo Hiroshima e Nagasaki

Presiede e introduce Luciano MAIANI

  • Ugo AMALDI (CERN): Da Via Panisperna a Hiroshima e Nagasaki
  • Paolo COTTA-RAMUSINO (UniMi e Pugwash): Progressi e delusioni sul Disarmo Nucleare
     Dibattito
    Pausa (15 min)

II sessione – Guerre, ricostruzioni, pace: storia, istituzioni, economia

Presiede e introduce Alberto QUADRIO CURZIO

  • Massimo LUCIANI (Linceo, Sapienza Università di Roma): Dalla guerra giusta alla guerra legale?
  • Raul CARUSO (Università Cattolica del Sacro Cuore): Guerre e Ricostruzioni: profili economici

Conclusioni: Giorgio PARISI


Le «Segnature»

Iniziative curate dai Soci Lincei, comprendono conferenze, giornate di studio e brevi convegni su temi universali, con l’obiettivo di diffondere le attività scientifiche e culturali dell’Accademia.


📌 Informazioni

data: lunedì 27 ottobre 2025 Ore 14.30 – 19.30
luogo: Roma, Palazzo Corsini – Via della Lungara 10


In presenza e in diretta streaming su www.lincei.it/it/dirette-streaming
Accademia Nazionale dei Lincei – www.lincei.it
📧 stefano.bragato@lincei.it

 


 

31 maggio 2025

31 maggio - Scadenza per domanda ammissione alla Scuola di Formazione "Aspetti dell'interazione naturale-artificiale"

Nuovo Sefir invita a partecipare ad una Scuola di formazione intitolata "Aspetti dell’interazione naturale – artificiale negli ambiti scientifico – tecnico e speculativo" a Roma, dal 9 all’11 ottobre 2025

LA PARTECIPAZIONE è gratuita (vitto e alloggio presso Villa Benedetta sono a carico dell’organizzazione) a seguito di una selezione con le seguenti specifiche.

La domanda va presentata compilando in ogni sua parte il modulo d'iscrizione inviandolo all’indirizzo elettronico sf2025@nuovo-sefir.it (oggetto del messaggio: scuola 2025) entro e non oltre il 31 maggio 2025.

Maggiori informazioni al seguente link

data: Scadenza per la domanda 31 maggio 2025

Luogo: Villa Benedetta (Via della Moletta 10, Roma)

 


 

25 maggio 2025

In occasione della nona edizione del Festival dello Spazio di Busalla, l’Associazione Festival dello Spazio, in collaborazione con la Scuola SISRI, presenta il concorso rivolto a giovani studiosi e ricercatori riguardante la preparazione di un elaborato interdisciplinare sul tema:

Universi in equilibrio. Spazio e tecnologia per ridefinire gli equilibri della pace.

La finalità è quella di coinvolgere giovani impegnati negli studi universitari e nella ricerca che desiderano contestualizzare i loro studi o la loro attività professionale in un più ampio quadro interdisciplinare, attento ai fondamenti umanistici, economici e sociali delle scienze spaziali.

Tre elaborati saranno selezionati quali finalisti e verranno presentati dai rispettivi autori al Festival dello Spazio 2025.

La data ultima per la sottomissione degli elaborati al concorso è il 25 maggio 2025.

Il concorso a premio è progettato in collaborazione tra l’Associazione Festival dello Spazio (AFDS) e la Scuola Internazionale Superiore per la Ricerca Interdisciplinare (SISRI) di Roma, ed è patrocinato da Regione Liguria, Città Metropolitana di Genova e Comune di Busalla.

Visita la pagina del sito Festival dello Spazio per iscriverti al concorso

Consulta il Bando e regolamento del concorso

Linee guida per la redazione dell'elaborato

 

Luogo: Busalla (Genova)

data: 4 -6 luglio 2025

 

 


 

27- 30 giugno 2024

Anche quest’anno si terrà, come di consueto, il Festival dello Spazio di Busalla, città natale del primo astronauta italiano Franco Malerba, giunto alla sua ottava edizione.

Il Festival dello Spazio racconta la storia, i progetti in atto, le opportunità e le prospettive di una delle più affascinanti frontiere della ricerca scientifica e dell’esplorazione del Cosmo.

Il Festival è un’occasione di incontro informale fra la comunità aerospaziale – fatta di ingegneri, astronauti, ricercatori e progettisti, enti scientifici, grandi e piccole imprese, venture capital, scrittori e giornalisti – e i cittadini, siano essi studenti, appassionati o semplici curiosi, per far sì che si parli e si faccia “esperienza” di Spazio in un confronto aperto a tutti e libero da un approccio specialistico. Giunto all’ottava edizione, il Festival è ormai un appuntamento imperdibile per chi si occupa di Spazio in Italia, ed è un punto di riferimento anche dal punto di vista della divulgazione scientifica.​

Scopri di più  

Presto ulteriori informazioni sul programma completo e le attività dell’ottava edizione del Festival dello Spazio sul sito ufficiale:

https://www.festivaldellospazio.com

   

Luogo: Villa Borzino, Busalla (Genova)

 

Date: 27-30 giugno 2024

 


 

Roma
Segnaliamo la tavola rotonda sul tema "Parlare di Dio nella Società Secolare" che si terrà mercoledì 2 dicembre nella Pontificia Università della Santa Croce in occasione della pubblicazione dell'opera di Giuseppe Tanzella-Nitti Teologia fondamentale in contesto scientifico.

Teologia Fondamentale in contesto scientifico è un'opera che propone una Teologia della Credibilità (2 voll.) ed una Teologia della Rivelazione (2 voll.) la cui esposizione si snoda accettando il "contrappunto" della razionalità scientifica e filosofica.
Il piano del Trattato prevede i seguenti volumi: La teologia fondamentale e la sua dimensione di apologia (vol. 1); La credibilità del Cristianesimo (vol. 2); Religione e rivelazione (vol. 3); Fede, Tradizione e Religzioni (vol. 4). I primi due volumi sono già disponibili.
Programma:
17.30: Introduzione e saluti
17.45: Interventi dei relatori:
Lluís Oviedo, ordinario di antropologia teologica e teologia fondamentale, Pontificia Università Antonianum
Marcello Pera, già presidente del Senato della Repubblica, filosofo della scienza
MODERA
Robert Cheaib, docente di teologia fondamentale, Università Cattolica del Sacro Cuore, Roma
18.45: Dialogo con il pubblico
19.15: Cocktail e incontro con l'autore
Sede:
Pontificia Università della Santa Croce
Aula Alvaro del Portillo
Piazza sant’Apollinare, 49, Roma
Informazioni:
Per conferma: eventi@pusc.it
Ufficio stampa Città Nuova
Tel. 06.965.22.200 - Cell. 347.4554043
e-mail: ufficio stampa@cittanuova.it 
La locandina della tavola rotonda:

Giuseppe Tanzella-Nitti

Non so quanti di voi abbiano usato un caleidoscopio. Quando ero ragazzino (parliamo di 60 anni fa) era un giocattolo comune. Un semplice tubo di cartone con dei piccoli frammenti di vetro che, riflessi da due o più specchi, quando si faceva ruotare il tubo prendevano la forma di molteplici figure simmetriche, sempre diverse, mai uguali, tutte provenienti dagli stessi pochi e piccoli frammenti contenuti al suo interno. Il Natale, ciò che esso è e ciò che esso evoca, può paragonarsi a quei piccoli frammenti capaci di dare origine a luci straordinarie, nelle letture che ne danno l’arte, la letteratura, la cultura popolare, il cinema (quello buono), la musica e, ovviamente, il cristianesimo, che di tutte quelle letture è l’origine, sebbene per molti sia adesso un’origine quasi nascosta.

I testi che il portale disf.org propone in queste settimane di Avvento sono immagini eterogenee, composite, che prendono però tutte luce da mistero che si trova al loro centro e che esse riflettono. A queste se ne potrebbero aggiungere infinite altre, quelle che la cultura umana ha prodotto negli ultimi duemila anni, ma anche quelle che l’umanità ha intravisto, forse desiderato,prima della nascita di Gesù di Nazaret , come suggerisce ad esempio la comprensione del mito come praeparatio evangelii in C.S. Lewis.

Leone Magno scrive qualche anno dopo il Concilio di Calcedonia (451), divulgando in modo accessibile a tutti la dottrina cattolica sull’unità della Persona del Verbo e le sue due nature, quella umana e quella divina, unite, appunto, perché possedute da una medesima persona, in modo inconfuso, immutabile, inseparabile e indivisibile. Da questa semplice definizione, dipende tutta l’originalità del mistero cristiano rispetto alla mitologia greca e ella filosofia orientale: Dio viene incontro all’uomo, si unisce all’uomo, restando Dio, ma assumendo su di sé, come sua natura, tutto ciò che l’essere umano è. «La sua origine è diversa dalla nostra, – afferma Leone Magno – ma la sua natura è uguale alla nostra», «discende dalla sede celeste senza, però, allontanarsi dalla gloria del Padre», «pur rimanendo invisibile nella sua natura è diventato visibile nella natura nostra»; «egli che è l'immenso, ha voluto essere racchiuso nello spazio: pur restando nella sua eternità, ha voluto incominciare a esistere nel tempo», «l'immortale non ha rifiutato di sottomettersi alla legge della morte». Di fronte a questo modo così stretto e reale con cui l’amante si fa prossimo all’amato, fino a diventare una sola cosa con lui, tutte le altre storie d’amore impallidiscono.

Nel primo messaggio Urbe et orbi, alla città e al mondo, che Giovanni Paolo II dirige a braccio due mesi dopo la sua elezione, il giorno di Natale del 1978, presenta il Natale come “festa dell’uomo”, ovvero come la radice dalla quale prende forza ogni discorso sulla dignità della persona umana.«Accettate la grande verità sull’uomo. Accettate la piena verità sull’uomo pronunziata nella notte di Natale. Accettate questa dimensione dell’uomo, che si è aperta a tutti gli uomini in questa Santa Notte!». L’invito, rivolto a tutti, credenti e non credenti, è ad accettare il mistero di questo annuncio. Un invito che, in alcuni passaggi del successivo magistero di Benedetto XVI, sarà presentato come il coraggio di “vivere come se Dio esistesse”, perché da ciò sembra proprio dipendere, in modo emblematico, il bene dei popoli e dell’umanità. Affermava Giovanni Paolo II in questo messaggio: «In questo mistero si trova la forza dell’umanità. La forza che irradia su tutto ciò che è umano. Non rendete difficile questa irradiazione. Non la distruggete. Tutto ciò che è umano, cresce da questa forza; senza di essa deperisce; senza di essa va in rovina». Difendere la narrazione del Natale – per i credenti,la storia di Dio entrato davvero nel mondo – è qualcosa con cui, ci sembra poter dire, la dignità dell’essere umano sta o cade. L’esperienza di vederla purtroppo caduta troppe volte, in troppi luoghi, con troppo dolore, dovrebbe farci tutti pensare e aiutarci a tirare le conseguenze.

Se fare questa scelta, cioè aprirsi alla possibilità del mistero del Natale, può risultare gravosa e controcorrente, Raniero Cantalamessa, in un originale sermone di Avvento pronunciato nella Basilica di san Pietro nel 2010, sembra volercene offrire le ragioni di convenienza. Ripercorrendo la vicenda del rapporto fra fede e ragione in Occidente, egli argomenta come l'esperienza del sacro, lungi dal mortificare la ragione, le mostra le sue vere possibilità. Una volta superati i condizionamenti del riduzionismo neopositivista, la ragione può cercare cammini che possano aprirla alla nozione di Dio e al suo riconoscimento nella natura e nell'esistenza umana.

Nella sua opera Vita activa. La condizione umana (1958), Hannah Arendt riflette sul “miracolo” della nascita di un essere umano e ne parla come l’unico, vero elemento che può dare speranza al genere umano, apparentemente chiuso nell’itinerario che dalla vita lo conduce alla morte. La nascita di un nuovo essere umano è «il miracolo che preserva il mondo», l’unica esperienza che può generare fede e speranza, due caratteristiche, afferma Arendt, che la cultura greca ignorava. «È questa fede e speranza nel mondo trova forse la sua più gloriosa e efficace espressione nelle poche parole con cui il vangelo annunciò la "lieta novella" dell’avvento: "Un bambino è nato fra noi"».

Può essere infine letto come una metafora del Natale anche il bellissimo film di Frank Capra La vita è meravigliosa (1946), una storia di crisi e di salvezza che fa riflettere sul senso della vita di ciascuno, anche quando sembra ormai irrimediabilmente perduta. Sull’orlo del suicidio, dopo aver visto l’ormai inevitabile tracollo della sua banca, attraverso la quale aveva pure fatto tanto bene a tanta gente, il protagonista George Bailey (James Stewart) incontra un personaggio misterioso, svelatosi poi essere un angelo. Proprio di fronte alla sua disperazione – “sarebbe stato meglio se non fossi mai nato”, afferma Bailey – l’angelo Clarence gli fa vedere come sarebbe stata la sua città, il mondo, se egli non fosse mai nato, se non avesse fatto il bene attraverso il suo lavoro. E qui il nostro interrogativo: come sarebbe stata la storia degli uomini, come sarebbe stata la storia dell’Occidente, ma anche del mondo intero, se il cristianesimo non fosse mai sorto, se non fosse mai esistito il suo sconvolgente messaggio che Dio si è fatto uomo ed è diventato uno di noi? Quali destini i popoli e le nazioni avrebbero conosciuto negli ultimi duemila anni se la cultura umana non avesse scoperto, in Gesù di Nazaret, il senso del perdono e della misericordia, il valore della libertà e della speranza del Cielo? Come sarebbe il mondo senza il Natale?

Domande supreme, che esortano a maggiore consapevolezza i credenti, ma fanno riflettere anche i non credenti sul corso del mondo e degli eventi, provvidenziali, che lo visitano. Accostiamoci ancora una volta al Natale, come ad un caleidoscopio che ci riserva immagini inedite, sempre nuove, dove bellezza e speranza possono congiungersi.