31 maggio 2025

31 maggio - Scadenza per domanda ammissione alla Scuola di Formazione "Aspetti dell'interazione naturale-artificiale"

Nuovo Sefir invita a partecipare ad una Scuola di formazione intitolata "Aspetti dell’interazione naturale – artificiale negli ambiti scientifico – tecnico e speculativo" a Roma, dal 9 all’11 ottobre 2025

LA PARTECIPAZIONE è gratuita (vitto e alloggio presso Villa Benedetta sono a carico dell’organizzazione) a seguito di una selezione con le seguenti specifiche.

La domanda va presentata compilando in ogni sua parte il modulo d'iscrizione inviandolo all’indirizzo elettronico sf2025@nuovo-sefir.it (oggetto del messaggio: scuola 2025) entro e non oltre il 31 maggio 2025.

Maggiori informazioni al seguente link

data: Scadenza per la domanda 31 maggio 2025

Luogo: Villa Benedetta (Via della Moletta 10, Roma)

 


 

25 maggio 2025

In occasione della nona edizione del Festival dello Spazio di Busalla, l’Associazione Festival dello Spazio, in collaborazione con la Scuola SISRI, presenta il concorso rivolto a giovani studiosi e ricercatori riguardante la preparazione di un elaborato interdisciplinare sul tema:

Universi in equilibrio. Spazio e tecnologia per ridefinire gli equilibri della pace.

La finalità è quella di coinvolgere giovani impegnati negli studi universitari e nella ricerca che desiderano contestualizzare i loro studi o la loro attività professionale in un più ampio quadro interdisciplinare, attento ai fondamenti umanistici, economici e sociali delle scienze spaziali.

Tre elaborati saranno selezionati quali finalisti e verranno presentati dai rispettivi autori al Festival dello Spazio 2025.

La data ultima per la sottomissione degli elaborati al concorso è il 25 maggio 2025.

Il concorso a premio è progettato in collaborazione tra l’Associazione Festival dello Spazio (AFDS) e la Scuola Internazionale Superiore per la Ricerca Interdisciplinare (SISRI) di Roma, ed è patrocinato da Regione Liguria, Città Metropolitana di Genova e Comune di Busalla.

Visita la pagina del sito Festival dello Spazio per iscriverti al concorso

Consulta il Bando e regolamento del concorso

Linee guida per la redazione dell'elaborato

 

Luogo: Busalla (Genova)

data: 4 -6 luglio 2025

 

 


 

27- 30 giugno 2024

Anche quest’anno si terrà, come di consueto, il Festival dello Spazio di Busalla, città natale del primo astronauta italiano Franco Malerba, giunto alla sua ottava edizione.

Il Festival dello Spazio racconta la storia, i progetti in atto, le opportunità e le prospettive di una delle più affascinanti frontiere della ricerca scientifica e dell’esplorazione del Cosmo.

Il Festival è un’occasione di incontro informale fra la comunità aerospaziale – fatta di ingegneri, astronauti, ricercatori e progettisti, enti scientifici, grandi e piccole imprese, venture capital, scrittori e giornalisti – e i cittadini, siano essi studenti, appassionati o semplici curiosi, per far sì che si parli e si faccia “esperienza” di Spazio in un confronto aperto a tutti e libero da un approccio specialistico. Giunto all’ottava edizione, il Festival è ormai un appuntamento imperdibile per chi si occupa di Spazio in Italia, ed è un punto di riferimento anche dal punto di vista della divulgazione scientifica.​

Scopri di più  

Presto ulteriori informazioni sul programma completo e le attività dell’ottava edizione del Festival dello Spazio sul sito ufficiale:

https://www.festivaldellospazio.com

   

Luogo: Villa Borzino, Busalla (Genova)

 

Date: 27-30 giugno 2024

 


 

Roma
Segnaliamo la tavola rotonda sul tema "Parlare di Dio nella Società Secolare" che si terrà mercoledì 2 dicembre nella Pontificia Università della Santa Croce in occasione della pubblicazione dell'opera di Giuseppe Tanzella-Nitti Teologia fondamentale in contesto scientifico.

Teologia Fondamentale in contesto scientifico è un'opera che propone una Teologia della Credibilità (2 voll.) ed una Teologia della Rivelazione (2 voll.) la cui esposizione si snoda accettando il "contrappunto" della razionalità scientifica e filosofica.
Il piano del Trattato prevede i seguenti volumi: La teologia fondamentale e la sua dimensione di apologia (vol. 1); La credibilità del Cristianesimo (vol. 2); Religione e rivelazione (vol. 3); Fede, Tradizione e Religzioni (vol. 4). I primi due volumi sono già disponibili.
Programma:
17.30: Introduzione e saluti
17.45: Interventi dei relatori:
Lluís Oviedo, ordinario di antropologia teologica e teologia fondamentale, Pontificia Università Antonianum
Marcello Pera, già presidente del Senato della Repubblica, filosofo della scienza
MODERA
Robert Cheaib, docente di teologia fondamentale, Università Cattolica del Sacro Cuore, Roma
18.45: Dialogo con il pubblico
19.15: Cocktail e incontro con l'autore
Sede:
Pontificia Università della Santa Croce
Aula Alvaro del Portillo
Piazza sant’Apollinare, 49, Roma
Informazioni:
Per conferma: eventi@pusc.it
Ufficio stampa Città Nuova
Tel. 06.965.22.200 - Cell. 347.4554043
e-mail: ufficio stampa@cittanuova.it 
La locandina della tavola rotonda:

Centro Culturale Casa A. Zanussi Pordenone, Via Concordia, 7 Pordenone - online

Serie di incontri di formazione, in presenza e streaming aperti al confronto e al dialogo a cura di Orioldo Marson

 

1. Martedì 7 ottobre 2025 › ore 20.45

Fede, ragione, scienza oggi

Orioldo Marson, in dialogo con Paola Fedato

 

2. Martedì 4 novembre 2025 › ore 20.45

La visione di Teilhard de Chardin

Stefano Visintin in dialogo con Maria Teresa Ret

 

3. Martedì 2 dicembre 2025 › ore 20.45

Il male di fronte alla ragione e alla fede

Andrea Toniolo in dialogo con Lisa Lucchese

 

4. Martedì 10 febbraio 2026 › ore 20.45

Creazione ed evoluzione.

La voce di un teolog

Orioldo Marson in dialogo con Stefano Vuaran

 

5. Martedì 3 marzo 2026 › ore 20.45

Lo stupore della scoperta.

La filosofia in dialogo con la scienza

Francesco Longo in dialogo con Orioldo Marson

- Sala Teatro Castello Piazza Duomo Spilimbergo (PN) -

 

6. Martedì 14 aprile 2026 › ore 20.45

I miracoli nella Bibbia: oltre la fede?

Maurizio Girolami in dialogo con Mauro Dalla Torre

 

7. Martedì 5 maggio 2026 › ore 20.45

Cosa è mai l’uomo? (Sal 8,5)

La domanda sull’origine e la natura

dell’uomo tra teologia e scienza

Giuseppe Tanzella-Nitti in dialogo con Orioldo Marson

 


Data: Dal 7 ottobre 2025 al 5 maggio 2026

Luogo: Centro Culturale Casa A. Zanussi Pordenone – Via Concordia, 7 Pordenone

ATTENZIONE: appuntamento del 3 marzo 2026 a SPILIMBERGO

 

 

Le attività promosse da Presenza e Cultura sono aperte alle persone che lo desiderano, senza distinzione alcuna.

A tutti coloro che partecipano, in presenza/streaming, si chiede un contributo volontario e libero, come forma di sostegno concreto per la promozione della formazione e della cultura.

Il contributo volontario potrà essere versato presso la Segreteria in via Concordia 7 oppure tramite bonifico: IBAN IT42A0623012504000015110430 di Presenza e Cultura.

È necessario registrare i propri dati presso la Segreteria PEC in via Concordia 7; oppure cliccando qui per compilare il form.

Prima di ogni incontro verrà inviata una mail di promemoria per chi avesse scelto la presenza, con anche il link per la registrazione alla diretta streaming.

Qualora ci fosse qualche dubbio, contattare la segreteria organizzativa alla mail pec@centroculturapordenone.it

Nuovo Sefir, on-line

La prima tappa del ciclo di seminari on line "Musica: dimensioni spirituali, scientifiche e sociali" promosso dal Nuovo Sefir avrà inizio il prossimo 3 ottobre con il seguente programma:

 

17:00 Introduzione

 

17:15 Relazione di Claudia CANEVA, Preside ISSR Ecclesia Mater e docente PUL (Roma)

 

18:15 Dibattito

19:00 Chiusura dei lavori

 

Sommario

 

L’esperienza musicale non può definirsi in sé una esperienza specificatamente religiosa, ma si può affermare che essa consente di sviluppare quelle tensioni affettive operative che interessano il centro profondo dell’io, là dove si vive con maggiore immediatezza la questione del senso, e di sperimentare quell’intenzionalità di tipo metafisico che anima all’origine le aspirazioni e la ragione umana. Si cercherà, pertanto, di mostrare come la musica sia un’arte familiare al Logos, un pensare Dio per via di sentimento e di bellezza, e attraverso alcuni esempi di evidenziare come la comprensione dell’espressione artistica sia indispensabile alla riflessione teologica per l’intima affinità che l’arte ha con il mondo della fede, individuando il fondamento antropologico-teologico della fenomenologia del suono e dell’ascolto musicale.

 

 

La partecipazione è libera e gratuita fino all'esaurimento dei posti resi disponibili dalla piattaforma;

 

 

per partecipare, scrivere un messaggio a segretario@nuovo-sefir.it e il giorno dell'evento Nuovo SEFIR invierà il link per accedere.

Palazzo Passionei, Urbino

L’evento comprenderà una serie di interventi dedicati sia a questioni di primo ordine (ossia le sfide metodologiche), sia a questioni di secondo ordine relative a specifici aspetti dell’evoluzione umana (ad esempio: quali sono i fattori che ci hanno reso moderni dal punto di vista comportamentale?), con un particolare focus sulle sfide connesse alla ricostruzione dell’evoluzione delle nostre capacità cognitive e culturali.

Ogni intervento sarà seguito da una sessione di domande e risposte, per favorire un proficuo scambio tra i partecipanti.

Il workshop accoglie ricercatori e appassionati di filosofia, paleoantropologia, archeologia e discipline affini che siano interessati alle questioni fondative della ricostruzione del passato umano.

Programma

Martedì 7 Ottobre 2025
Aula della Tartaruga, Palazzo Passionei
14:30 – 15:00 Saluti istituzionali e introduzione
15:00 – 16:00 Presentazione Andra Meneganzin
16:00 – 17:00 Presentazione Fabio di Vincenzo
17:00 – 17:30 Coffee break
17:30 – 18:30 Presentazione Matteo Bedetti

Mercoledì 8 ottobre 2025
Aula della Tartaruga, Palazzo Passionei
9:00 – 10:00 Presentazione Andrea Parravicini
10:00 – 10:30 Coffe break
10:30 – 11:30 Presentazione Antonella Tramacere
11:30 – 12:30 Presentazione Ivan Colagè

Il workshop si terrà online e in presenza.

 

Data: Inizio: 07/10/2025 alle ore 14:30 Fine: 08/10/2025 alle ore 12:30
Luogo: Aula della Tartaruga - Palazzo Passionei (Via Valerio 9, Urbino)

Locandina

Organizzato e promosso da:

Dipartimento di Studi Umanistici
Scuola di Scienze, Tecnologie e Filosofia dell'Informazione

Modalità di partecipazione

Altre informazioni utili

Ingresso libero, in presenza o online, previa compilazione del seguente modulo Google: https://forms.gle/kXnHHGuSHkwH5iRF8
Per informazioni scrivere a: m.bedetti1@campus.uniurb.it

7 ottobre 2025

L’evento comprenderà una serie di interventi dedicati sia a questioni di primo ordine (ossia le sfide metodologiche), sia a questioni di secondo ordine relative a specifici aspetti dell’evoluzione umana (ad esempio: quali sono i fattori che ci hanno reso moderni dal punto di vista comportamentale?), con un particolare focus sulle sfide connesse alla ricostruzione dell’evoluzione delle nostre capacità cognitive e culturali.

Ogni intervento sarà seguito da una sessione di domande e risposte, per favorire un proficuo scambio tra i partecipanti.

Il workshop accoglie ricercatori e appassionati di filosofia, paleoantropologia, archeologia e discipline affini che siano interessati alle questioni fondative della ricostruzione del passato umano.

Programma

Martedì 7 Ottobre 2025
Aula della Tartaruga, Palazzo Passionei
14:30 – 15:00 Saluti istituzionali e introduzione
15:00 – 16:00 Presentazione Andra Meneganzin
16:00 – 17:00 Presentazione Fabio di Vincenzo
17:00 – 17:30 Coffee break
17:30 – 18:30 Presentazione Matteo Bedetti

Mercoledì 8 ottobre 2025
Aula della Tartaruga, Palazzo Passionei
9:00 – 10:00 Presentazione Andrea Parravicini
10:00 – 10:30 Coffe break
10:30 – 11:30 Presentazione Antonella Tramacere
11:30 – 12:30 Presentazione Ivan Colagè

Il workshop si terrà online e in presenza.

 

Data: Inizio: 07/10/2025 alle ore 14:30 Fine: 08/10/2025 alle ore 12:30
Luogo: Aula della Tartaruga - Palazzo Passionei (Via Valerio 9, Urbino)

Locandina

Organizzato e promosso da:

Dipartimento di Studi Umanistici
Scuola di Scienze, Tecnologie e Filosofia dell'Informazione

Modalità di partecipazione

Altre informazioni utili

Ingresso libero, in presenza o online, previa compilazione del seguente modulo Google: https://forms.gle/kXnHHGuSHkwH5iRF8
Per informazioni scrivere a: m.bedetti1@campus.uniurb.it

 


 

Ivan Colagè
Stefano Oliva

L’attuale sviluppo tecnologico, segnato dalle sfide (anche etiche) legate all’intelligenza artificiale, ci impone  di ripensare in profondità il ruolo dell’essere umano nel mondo, confrontandone le specifiche abilità rispetto ad altre forme di vita animale da un lato, e dall’altro distinguendo ciò che la macchina può replicare da ciò che rimane una prerogativa dell’essere umano. È questa la riflessione che propone Federico Faggin, fisico e imprenditore “padre” del microprocessore, nel libro Silicio (2019), individuando nella coscienza il tratto distintivo dell’intelligenza umana rispetto all’intelligenza artificiale.

In genere, cercando ciò che vi è di propriamente umano nella nostra forma di intelligenza, uno fra i temi cruciali che viene in primo piano, tanto nei dibattiti culturali quanto nelle ricerche più specialistiche, è quello della creatività. Termine polisemico, che merita un’attenta riflessione filosofica e un lavoro di ricerca finalizzato a una definizione rigorosa, come dimostra l’articolo di Mark Runco e Garrett Jaeger (2012), che individuano due criteri per la creatività: in primo luogo l’originalità, dunque un carattere di novità, e in secondo luogo quella che chiamano effectiveness, vale a dire una forma di efficacia pragmatica che qualifichi ciò che ci appare come originale, esplicitandone positivamente il carattere vantaggioso.

La “definizione standard” proposta da Runco e Jaeger, che senz’altro ha il merito di cogliere alcuni aspetti rilevanti della creatività, non consente tuttavia di distinguere la forma propriamente umana – se c’è – rispetto ad altre forme di creatività che possono interessare il mondo animale e la sua evoluzione. In fondo l’idea di uno slancio vitale (élan vital) intrinsecamente creativo, capace di animare e dirigere dall’interno lo sviluppo evolutivo era stata già teorizzata dal filosofo Henri Bergson ne L’evoluzione creatrice (1907). Il carattere non deterministico dell’evoluzione secondo Bergson, lontano tanto da un modello meccanicista quanto da un ingenuo finalismo, consentiva di cogliere nello sviluppo naturale una continua produzione di novità cui difficilmente potrebbe essere negato l’appellativo di creatività.

L’elaborazione del pensiero scientifico e filosofico in merito al tema dell’evoluzione della vita pone domande anche alla riflessione teologica, che non a caso – come ci mostra il brano di Karl Rahner (1984) – si interroga sul rapporto tra creazione divina ed evoluzione. Il teologo tedesco esplicita in questo modo il quesito: «Un’evoluzione generale del cosmo, ci domandiamo quindi, dalle sue parti costitutive più semplici e originarle fino all’odierna differenziazione e complessità anche nel campo del vivente, è ammissibile per la fede cristiana come tesi o ipotesi delle scienze naturali soltanto da inquadrarsi, al massimo successivamente, in un’immagine cristiana del mondo? La nostra risposta è: sì» ed elabora la sua posizione di compatibilità tra creazione ed evoluzione valorizzando il concetto di auto-trascendenza.

Una simile concezione consente allora di ampliare la nostra idea di creatività all’intero universo, visto – come suggerisce il cosmologo, matematico e astrofisico John D. Barrow (1997) – come opera d’arte e fonte cosmica della creatività umana. Una simile prospettiva, capace di riavvicinare il rigore scientifico e la sensibilità umanistica, coglie la dimensione propriamente estetica che anima ogni avventura conoscitiva e ogni ricerca sul reale. La bellezza diventa allora impronta dell’opera di Dio nel creato secondo i credenti e fonte d’ispirazione e di meraviglia per il ricercatore scientifico, che nell’ordine e nell’equilibrio del cosmo – come per esempio nella Tavola periodica degli elementi, secondo Alessandro Giuliani (2011) – riesce a rintracciare regolarità che soddisfano tanto la ragione quanto il senso estetico.

Ma esiste anche una forma specifica di “creatività” teologica, ed è quella che il cardinale Joseph Ratzinger (1998) attribuisce ai profeti. Dietro un grande teologo, capace di sistematizzare un pensiero secondo linee argomentative razionali, vi è sempre prima un grande profeta, sostiene il futuro papa: nella capacità di anticipazione dei tempi e nella ricchezza carismatica del profeta si può rintracciare quel carattere di novità che è proprio di una “creatività” spirituale.

D’altra parte, ci piace condividere con i nostri lettori il fatto che questi, e altri, temi legati alla creatività umana in prospettiva interdisciplinare sono al cuore delle attività del Centro di Ricerca DISF da alcuni anni – come mostra, ad esempio, un Quaderno Monografico del 2023 per la Rivista Acta Philosophica incentrato specificamente sui rapporti tra creatività umana, animale e artificiale – proprio per la loro profondità antropologica, l’attualità culturale, e le implicazioni etiche e sociali. Il Centro DISF è anche coinvolto in un progetto di ricerca, promosso e sostenuto dalla Pontificia Università della Santa Croce, proprio su questa tema, e che vede concludersi proprio in questi giorni il suo primo anno di realizzazione. Il fulcro del progetto sta nell’idea che la creatività umana intesa come capacità di introdurre reali novità nel mondo trasformandolo intenzionalmente possa cogliere aspetti fondamentali della specificità umana, e persino del suo essere – secondo quanto sostiene la rivelazione ebraico-cristiana – imago Dei. Questa attenzione alla creatività si riflette anche nelle iniziative proposte dalla SISRI, la scuola interdisciplinare promossa dal Centro di Ricerca DISF. L’attuale biennio di seminari nazionali verte proprio su I volti della creatività, e affronta il tema attraverso le lenti, di volta in volta, di discipline come la biologia, l’archeologia, l’AI, la riflessione politica, l’estetica, la matematica, la filosofia teoretica e la teologia. Anche lo scorso Workshop annuale ha affrontato il tema della creatività dal punto di vista del “nuovo”, e del rapporto tra paradigmi e innovazione nelle scienze.

Abbiamo quindi, con questo Speciale e con questa stessa Introduzione, voluto mettere al corrente i nostri lettori di questa priorità del Centro di Ricerca DISF, oltre ad offrire loro, come di consueto, un’occasione per letture autorevoli, interdisciplinari e stimolanti.