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L’Oréal Italia annuncia l’avvio della sedicesima edizione del premio “L’Oréal Italia per le Donne e la Scienza”, promosso in collaborazione con la Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco. <si confermano sei le borse di studio assegnate, ognuna del valore di € 20.000.
le candidature potranno essere inviate attraverso il sito http://forwomeninscience.com . Le domande dovranno essere presentate entro e non oltre il 15 gennaio 2018, data a partire dal quale il sistema verrà chiuso. I nomi delle vincitrici verranno comunicati durante la cerimonia di premiazione ufficiale che si terrà a giugno 2018. Il premio “L’Oréal Italia Per le Donne e la Scienza” fa parte del progetto internazionale L’Oréal UNESCO “For Women in Science”. Nato nel 1998 su iniziativa di L’Oréal e UNESCO, “For Women in Science” è stato il primo premio dedicato alle donne che operano nel settore scientifico. Oggi si inserisce nell’ambito di un vasto programma incentrato sulla promozione della vocazione scientifica a livello internazionale e volto a riconoscere l’operato delle ricercatrici di tutto il mondo.
di Flavia Grossi
La proposta con cui si chiede di contemplare se sia possibile rimuovere il Monitum sulle opere di Pierre Teilhard de Chardin è stata consegnata a Papa Francesco. La lettera era stata accolta favorevolmente dai partecipanti all'Assemblea Plenaria del Pontificio Consiglio della Cultura durante i i lavori sul tema Futuro dell'Umanità. Nuove sfide all'antropologia e, in questo contesto, è sorta la proposta su iniziativa di Piero Benvenuti, professore Ordinario di Astrofisica dell'Università di Padova. Nonostante la lettera non sia stata sottoposta a votazione, questa è stata accolta dai presenti, alcuni dei quali hanno firmato la lettera indirizzata a Papa Francesco.
La proposta, come già spiegato in precedenza, nasce nel contesto particolare di questi lavori dell'Assemblea Plenaria, lavori durante i quali lo stesso Papa Francesco ha auspicato un «maggiore dialogo anche tra la Chiesa, comunità dei credenti, e la comunità scientifica».
Anche i membri della Plenaria, in pieno accordo con il papa, stanno lavorando in favore di un dialogo sempre più crescente e fecondo tra scienziati, umanisti e teologi per fondare una nuova antropologia che possa vantare un più ampio respiro interdisciplinare. La lettera, di cui mostriamo il testo, è composta da poche righe, nelle quali si spiega a Papa Francesco che, durante i lavori della Plenaria, sia emersa la sensazione che il pensiero di Teilhard de Chardin sia stato equivocato. Pur se concordi all'unanimità che alcuni dei suoi scritti possano essere sottoposti a critiche costruttive, si è sottolineato quanto la sua visione sia stata d'ispirazione per molti teologi e scienziati. Quindi, è nata la volontà di domandare al Papa se sia possibile prendere in considerazione la possibilità di rimuovere il Monitum del 1962.
Un atto del genere, secondo i promotori, avrebbe anche il merito di riconoscere lo sforzo di Teilhard per conciliare la visione scientifica dell'universo con l'escatologia cristiana, ma soprattutto avrebbe il merito di porsi come stimolo per tanti scienziati e umanisti che lavorano in un'ottica di dialogo e cooperazione per un'antropologia cristiana.
In una nota stampa emessa nella mattina del 24 novembre dal Pontificio Consiglio della Cultura, si spiega come il Monitum alle opere del gesuita paleoantropologo sia stato superato dalle conoscenze attuali sull'origine dell'uomo e sulla Bibbia e che, per tanto, i dubbi che hanno portato al decreto oggi avrebbero perso valore. Dal Pontificio Consiglio della Cultura restano però concordi nel confermare che alcuni punti del suo pensiero risultino difettosi e quindi resta chiaro che la vicenda del Monitum va inserita in un ampio contesto di comprensione e studio dell'autore e non sia statae «un'affermazione di pura potenza su un uomo simbolo, per far capire al papa e al suo concilio che il Sant'Ufficio non era disposto a deporre le armi della serverità» come si è letto su un quotidiano nazionale. Quando si parla di punti difettosi, ci si riferisce in particolare al suo tentativo di interpretazione filosofica-teologica e all'imprecisione del suo linguaggio. Al di là di come proseguirà la vicenda, resterà comunque il segno, come già auspicato dal Papa, di una volontà sempre più forte da parte degli organismi ecclesiastici e dei propri Cardinali, Vescovi e laici di promuovere un dialogo sempre più fecondo tra scienza e fede.
La lettera inviata a Papa Francesco
Comunicato stampa del Pontificio Consiglio della Cultura
Per approfondire i precedenti storici del Monitum rinviamo alla lettura de La vicenda disciplinare dell’opera teilhardiana e la necessità di una sua ermeneutica, estratto da G. Tanzella-Nitti, "Teologia della credibilità in contesto scientifico", Città Nuova, Roma 2015, vol. II, 479-483.
L'Eni Award è un premio internazionale che ogni anno viene attribuito ai migliori progetti di ricerca nei campi dell’energia e della sostenibilità. E' stato creato nel 2007 per sviluppare un migliore utilizzo delle fonti energetiche, promuovere scienza e tecnologia applicate all'ambiente e valorizzare le nuove generazioni di ricercatori.
Il concorso è composto da tre sezioni tematiche destinate ai progetti esterni, due premi Giovane Ricercatore dell’Anno, due premi Debutto nella ricerca: Giovani Talenti dall’Africa e un’ulteriore sezione riservata ai ricercatori del gruppo.
Ognuna di esse prevede un premio e un bando specifico mentre le regole generali del concorso sono contenute nel Regolamento
Bandi Eni Award 2018:
Bando transizione energetica
Bando frontiere dell’energia
Bando soluzioni ambientali avanzate
Bando giovane ricercatore dell’anno
Bando debutto nella ricerca: giovani talenti dall’Africa
Bando innovazione Eni
di Flavia Grossi
L’Assemblea Plenaria del Pontificio Consiglio della Cultura ha accolto una proposta da far giungere a Papa Francesco, in cui si chiede di contemplare se sia possibile rimuovere il Monitum della Sacra Congregazione del Sant’Uffizio sulle opere di P. Pierre Teilhard de Chardin, S.J.
La petizione è stata accolta sabato 18 novembre durante i lavori dell’Assemblea riunitasi sul tema Il futuro dell’umanità: nuove sfide all’antropologia. La proposta, come rilanciato dal quotidiano online S.I.R., è motivata così: “Riteniamo che un tale atto non solo riabiliterebbe lo sforzo genuino del pio gesuita nel tentativo di riconciliare la visione scientifica dell’universo con l’escatologia cristiana, ma rappresenterebbe anche un formidabile stimolo per tutti i teologi e scienziati di buona volontà a collaborare nella costruzione di un modello antropologico cristiano che, seguendo le indicazioni dell’Enciclica Laudato Si’, si collochi naturalmente nella meravigliosa trama del cosmo”.
Papa Francesco potrebbe ricevere la proposta nei prossimi giorni e questa si troverebbe in linea anche con il suo discorso pronunciato durante l’Assemblea Plenaria in cui ha auspicato un «maggiore dialogo anche tra la Chiesa, comunità dei credenti, e la comunità scientifica». Pierre Teilhard de Chardin non è certo figura nuova per il Papa che lo ha citato in una nota dell’Enciclica Laudato si' (cf. n. 83) cogliendone il contributo positivo a un cristocentrismo di respiro cosmico. Noto per l’alto valore apologetico della sua opera, soprattutto in ambito scientifico, considerato da molti un pioniere nell’analisi dell’evoluzione biologica alla luce della fede, Teilhard fu oggetto di disposizioni disciplinari da parte della Congregazione dei Gesuiti negli anni ’20 del secolo scorso e di un Monitum da parte dell’allora Congregazione del Sant’Uffizio.
Il Monitum arrivò il 30 giugno 1962, 7 anni dopo la morte del Gesuita. Nel documento, di una decina di righe, si spiegava che i suoi testi di carattere teologico e filosofico contenevano gravi errori per la dottrina cattolica. Non furono indicati però titoli o argomenti di riferimento. Le opere di Teilhard de Chardin erano state pubblicate da pochissimo tempo, infatti videro la luce solo dopo la sua morte avvenuta a New York nel 1955 ed ottennero un’inattesa risonanza. Fu allora che il Sant’Uffizio decise di imporre il Monitum. Monitum che arrivò molti anni dopo le sanzioni disciplinari da parte dei suoi superiori che comprendevano la sospensione dall’insegnamento di materie di carattere filosofico-teologico negli studentati gesuiti, nonché il divieto di pubblicare saggi su questi temi. Tutto nacque da alcuni appunti del 1922 che Teilhard preparò su richiesta di un confratello e nei quali espose una visione del peccato originale e dello stato di natura primitiva dei progenitori, ritenuta non conforme alla comprensione dogmatica dell’epoca. Gli appunti, pur se non destinati alla pubblicazione, furono inviati al Sant’Uffizio, che chiese ai suoi superiori di formalizzare un intervento nei riguardi del gesuita francese. Nacquero così i provvedimenti disciplinari e una successiva diffidenza verso le opere di Teilhard, che durò per tutta la sua vita. Nel 1927 e nel 1940 inviò alla Curia Generalizia dei Gesuiti a Roma due opere per l’approvazione ma furono entrambe respinte. Teilhard continuò a scrivere e i suoi testi circolarono per lo più privatamente nella sua cerchia di amici, fino alla sua morte quando i suoi manoscritti vennero dati alle stampe.
Dopo il Monitum del 1962, diversi autori hanno sottolineato l’importanza del suo lavoro, soprattutto da un punto di vista apologetico e per l’ispirazione che ha saputo portare agli interrogativi di tanti uomini di scienza. Un esempio su tutti è quello di Theodosius Dobzhansky, uno dei padri della teoria dell’evoluzione biologica che ha fatto sue le tesi del paleontologo gesuita dedicandogli l’ultimo capitolo del suo libro di riflessioni filosofiche sulla vita The Biology of Ultimate Concern.
Non sono mancati apprezzamenti dal lato ecclesiale. Poco prima del Monitum fu pubblicato il volume del teologo Henri De Lubac, Il pensiero religioso del Padre Teilhard de Chardin, in cui si offrono le chiavi per un’ermeneutica attenta al pensiero dell’autore. Papa Paolo VI, pochi anni dopo il Monitum, in un discorso sulle relazioni fra scienza e fede del 1966, parlò di Teilhard come di uno scienziato che aveva saputo, scrutando la materia, trovare lo spirito, e che aveva dato una spiegazione dell'universo capace di rivelare in esso la presenza di Dio, la traccia di un Principio Intelligente e Creatore (cfr. Allocuzione , 24.2.1966, Insegnamenti , IV (1966), pp. 992-993). Altre menzioni positive su quest’autore si riscontrano nel 1981, in occasione del centenario della sua nascita, in due lettere: una di Padre Arrupe, Superiore Generale della Compagnia di Gesù e un’altra dell’allora Segretario di Stato Agostino Casaroli, scritta a nome di Giovanni Paolo II e indirizzata all'allora Rettore dell’Institute Catholique di Parigi mons. Paul Poupard. Infine, nella enciclica Laudato si' (2015), papa Francesco cita Teilhard de Chardin alla nota n. 53 , nel n. 83 del documento, a proposito dell'idea, certamente presente nel pensiero del gesuita francese, che «il traguardo del cammino dell’universo è nella pienezza di Dio, che è stata già raggiunta da Cristo risorto, fulcro della maturazione universale».
Aggiornamento: La lettera è stata consegnata a Papa Francesco nei giorni successivi
Dal 15 al 18 novembre 2017, si terrà l'Assemblea Plenaria del Pontificio Consiglio della cultura dedicata al tema "Futuro dell'umanità. Nuove sfide all'antropologia".
L'Assemblea è suddivisa in quattro sessioni:
The Ground Map: Anthropological Models; Redesigning Human Nature: Medicine and Genetics; In the Society of Intelligent Machines: Artificial Intelligence. L'Assemblea plenaria non è aperta al public,o ma verranno resi noti gli interventi nell a rivista del Dicastero.
Tra gli altri saranno presenti il Card. Gianfranco Ravasi, Dominique Lambert, Professore di Logica, Epistemologia, Filosofia e Storia della Scienza, Université de Namur; Filippo Tempia, Professore di Fisiologia, Dipartimento di Neuroscienze, Università di Torino; Prof. Rev. Juan José Sanguinetti, Professore di Filosofia della conoscenza, Pontificia Università della Santa Croce, Roma.
L'UNESCO ha proclamato il 16 maggio Giornata Internazionale della Luce (IDL). La decisione è stata presa in seguito al grande successo ottenuto con l'Anno Internazionale della Luce (IYL 2015). Così, il 14 novembre 2017 la 39ª Sessione della Conferenza Generale dell'UNESCO ha scelto questo giorno per celebrare ogni anno la "Giornata Internazionale della Luce" (IDL). La scelta della data non è stata casuale, per festeggiare si è scelto il giorno in cui, nel 1960, Theodore H. Maiman ottenne la prima luce laser.
Come riportato sul sito dedicato all'evento: "La proclamazione di questa annuale Giornata Internazionale permetterà al mondo di apprezzare il ruolo centrale giocato dalla luce e dalle tecnologie luminose nella vita dei cittadini del mondo nelle aree della scienza, tecnologia, cultura, educazione e sviluppo sostenibile". La cerimonia ufficiale di inaugurazione è prevista per il 16 maggio 2018 e si svolgerà presso la sede dell'UNESCO a Parigi. Il 2015, invece, è stato proclamato dal Comitato esecutivo dell'UNESCO (Organizzazione delle Nazioni Unite per l'educazione, la scienza e la cultura) e dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite "Anno internazionale per celebrare le tecnologie basate sulla luce e la luce (IYL2015"). L'iniziativa ha raccolto un enorme consenso in tutto il mondo, con una lista impressionante di eventi di varie società scientifiche, istituzioni, gruppi e individui nella consapevolezza dell'importanza della luce in tutti gli aspetti della vita e della società.
L’Istituto Superiore di Scienze Religiose “Italo Mancini” dell’Università degli Studi di Urbino Carlo Bo e la Fondazione “Istituto di Studi Superiori Vincenzo Petrangolini” di Urbino, con il patrocinio dell’Associazione Italiana di Filosofia della Religione (AIFR) e la collaborazione dell’Editrice Morcelliana di Brescia,
Con l'intento di ricordare la figura e l’opera di Italo Mancini (1925-1993), uno dei più importanti filosofi della religione italiani nonché fondatore dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose dell’Università di Urbino Carlo Bo a lui intitolato, e al tempo stesso promuovere lo studio della filosofia della religione in ambito accademico italiano, si bandisce un Premio consistente nella pubblicazione di una tesi di dottorato, rivisitata con le opportune specifiche editoriali, nella Collana “Quaderni per l’Università” dell’Editrice Morcelliana.
Il premio è bandito dall'Istituto Superiore di Scienze Religiose “Italo Mancini” dell’Università degli Studi di Urbino Carlo Bo e la Fondazione “Istituto di Studi Superiori Vincenzo Petrangolini” di Urbino, con il patrocinio dell’Associazione Italiana di Filosofia della Religione (AIFR) e la collaborazione dell’Editrice Morcelliana di Brescia.
Al Premio potranno concorrere studiosi che abbiano conseguito il titolo di dottorato di ricerca nel periodo 1° gennaio 2014 - 30 settembre 2017, discutendo una tesi su argomenti, tematiche e autori di filosofia della religione presso una Università italiana legalmente riconosciuta, una Università pontificia, una Facoltà Teologica Italiana, e non abbiano superato il trentacinquesimo anno di età.
La domanda, redatta secondo lo schema allegato al presente bando e debitamente sottoscritta dall’interessato, deve pervenire inderogabilmente, a pena di esclusione dal concorso, entro il 1 ottobre 2017
L'annuncio dello scorso 25 aprile sull'assegnazione del Premio Templeton al filosofo americano Alvin Plantiga è stato corredato, come di consueto, dalla celebre cerimonia di premiazione tenutasi il 24 settembre presso il Field Museum of Natural History di Chicago. Durante la premiazione si è voluto sottolineare sia il grande valore umano del vincitore sia il suo lavoro. Professore Emerito di filosofia alla University of Notre Dame e Presidente del Dipartimento di Filosofia del Calvin College, durante la sua lunga carriera, ha saputo fondare la filosofia della religione su basi rigorose e fruttuose, difendendo la razionalità della fede religiosa.
La consegna del premio, solitamente avvenuta a Londra, quest'anno ha visto un cambio di location in onore del vincitore, infatti Chicago è a poche ore di distanza sia dal Calvin College di Grand Rapids, Michigan, dove Plantinga si è laureato ed ha iniziato la sua carriera, sia dalla Università di Notre Dame, Indiana, dove ha insegnato per circa 28 anni.
Alla cerimonia hanno partecipato membri della famiglia del vincitore, ex studenti di filosofia, allievi, amici della Templeton Foundation, illustri leader religiosi e accademici. Lungo la serata sono stati proiettati due cortometraggi che hanno raccontato l'attività del filosofo, la risonanza che il suo lavoro ha riscosso durante gli anni e interviste a filosofi di tutto il mondo.
Lo studioso islamico Sheikh Hamza Yusf, il teologo ebreo Yoram HAzony e la filosofa Meghan Sullivan hanno offerte tre differenti riflessioni sull'impatto del lavoro di Plantiga nella riflessione tra fede e ragione.
Durante la cerimonia non è mancato il sottofondo musicale impreziosito da un'esibizione "familiare": il fratello di Alvin Plantiga, Leon Plantiga, professore emerito di musica all'Università di Yale, ha eseguito un movimento da una sonata di pianoforte di Beethoven dedicata al vincitore del premio Templeton.
F.G.
Segnaliamo la pubblicazione di un numero della rivista trimestrale Paradoxa integralmente dedicato al rapporto tra la scienza e la società intitolato Scienziati, giù dalla torre d'avorio, a cura di Riccardo Pozzo.
Presentare le recenti scoperte nell’ambito della Biologia Cellulare: questo l'obiettivo principale del Workshop della Pontificia Accademia delle Scienze, intitolato Biologia Cellulare e Genetica che si terrà il 23 ed il 24 ottobre 2017.
La sessione di lavori riunirà un gruppo di scienziati della Pontificia Accademia delle Scienze e dell’Accademia delle Scienze dell’America Latina (ACAL). Con l'occasione si discuterà anche su come superare le principali sfide della ricerca scientifica in America Latina. L'America Latina è un continente vasto che, negli ultimi decenni, ha visto un miglioramento significativo delle proprie competenze scientifiche, nonostante qualche battuta d'arresto e sfida strutturale.
La sessione conclusiva del workshop sarà dedicata ad una discussione generale finalizzata all’aumento della cooperazione internazionale nel vasto subcontinente e alla stesura di una dichiarazione finale con raccomandazioni per il futuro della scienza in questa importante regione. Gli argomenti di discussione comprenderanno collaborazioni scientifiche a livello intercontinentale con un ampio margine di miglioramento dovuto all’attuale enfasi sulle relazioni verticali con l'emisfero settentrionale, piuttosto che a quelle orizzontali tra paesi vicini. Altri argomenti includeranno elementi chiave come la cooperazione reciproca, lo scambio di studenti e ricercatori, e gli sforzi comuni per la creazione di infrastrutture. I risultati di queste discussioni saranno condivisi con i governi, le accademie e le società scientifiche dell’America Latina. ACAL è stata fondata nel corso di una riunione speciale indetta dal Presidente della PAS, Carlos Chagas, nel 1982. Il seminario PAS e ACAL esaminerà i progressi avvenuti in questi 35 anni, e guarderà avanti verso uno sviluppo continuativo nel campo della biomedicina. La PAS, con la sua prospettiva universale, si auspica di dare un impulso a molti altri decenni di collaborazione nel campo della scienza latinoamericana.
Il Centro Universitario Cattolico (CUC) indice il nuovo bando per l'assegnazione di Borse di Studio relative all'anno accademico 2017/18. La scadenza per presentare la domanda è il 30 aprile 2017. Il CUC eroga sedici borse di studio a giovani laureati che aspirano a proseguire gli studi e attività di ricerca per inserirsi nella carriera accademica e universitaria. La borsa di studio è annuale ed è rinnovabile fino a raggiungere una durata massima complessiva di tre anni. L’importo di ciascuna borsa è di € 6.000 annui, al lordo delle imposizioni fiscali previste dalla legge.
La borsa di studio viene assegnata su progetto triennale ed è sottoposta a verifica annuale da parte del Comitato Docenti, che può proporne la revoca al Presidente. A conclusione della ricerca, il borsista dovrà produrre un sintetico articolo scientifico o una breve monografia, rispetto a cui il CUC non assume alcun impegno di pubblicazione.
Possono presentare domanda tutti i laici (con esclusione di candidati agli ordini sacri, novizi e membri di Istituti di vita consacrata) in possesso di un diploma di laurea di secondo livello (o quadriennale/quinquennale del vecchio ordinamento), conseguito presso una Università italiana entro il 31 dicembre 2016 e con valutazione non inferiore a 104/110.
La documentazione dovrà essere presentata entro il 30 aprile 2017
Scarica il bando C.U.C. 2017/18 - Allegato 2
Per ulteriori informazioni: http://cuc.chiesacattolica.it
Fr. Federico Lombardi, S.J., the new president of the Vatican Foundation Joseph Ratzinger/Benedict XVI and former spokesman for the Holy See, announced the Expanded Reason Awards that are being offered by the University Francisco de Vitoria in collaboration with the Foundation.
The meeting took place earlier this fall at the Chapter Room of the Cathedral of the Almudena in Madrid with the purpose of explaining the Awards; that is, to recognize the work of professors and researchers who in their professional labors seek to integrate their specific disciplines with philosophy and theology, because they recognize that “if scientific rationality becomes the only trusted form of knowledge, many vital questions for the human person will then be left out. The meaning of reality, and of science itself, is not the object of positivistic sciences but of the humanities, of philosophy and of theology. Widening the horizons of scientific rationality means to place man again in an important role as subject and beneficiary of the sciences.”
The Awards, for a total of 100,000 Euros, are divided into two categories that will be given to four winners, two in research and two in teaching.
The Research Category should consist of a project that integrates a specific science with philosophy and/or theology, taking into account certain aspects of the humanities, as defined in the Award Conditions: an anthropological question, an epistemological one, an ethical one, and one concerning meaning, all in relation to one’s science or particular discipline in a way that seeks to enter into a deeper reality and that seeks interdiscliplinarity as a way of knowledge. The Teaching Category requires the same type of integration but asks not only how the project is carried out on paper, but actively in the teaching experience.
The Awards are of international scope and can be presented in English or Spanish. Various criteria are important as it is noted on the Awards web page.
Deadline for applications April 30, 2017
Awards will be published on July 31, 2017
Please visit the website at : http://www.expandedreasonawards.org
To see Fr. Lombardi speaking of the Awards click here
For more information, please contact us at info@expandedreasonawards.org
Il premio Templeton per il 2017 è stato assegnato lo scorso 25 aprile. A renderlo noto è stata la stessa Fondazione che ha comunicato il nome del vincitore: Alvin Plantinga, professore emerito di filosofia all’Università di Notre Dame e presidente del Dipartimento di Filosofia al Calvin College.
Il Templeton è un prestigioso premio internazionale che assegna il maggior numero di fondi, 1,4 milioni di dollari, ad un singolo vincitore e viene conferito a personalità di rilievo che si sono contraddistinte per il loro lavoro di servizio al dialogo tra i popoli e le culture, fra le scienze e le religioni del pianeta. In particolare si vuole premiare quanti hanno fornito un contributo di rilievo all’affermazione della dimensione spirituale della vita, attraverso le proprie intuizioni, scoperte e lavori.
Il premio è stato istituito nel 1972 da Sir John Templeton e da allora ogni anno viene assegnato ad un personaggio che si è contraddistinto nel panorama internazionale per il suo contributo intellettuale o sociale. Il premio è stato assegnato anche a Madre Teresa che ha ricevuto il premio inaugurale nel 1973 ed a studiosi tra gli altri: Thomas Torrance, Stanley Jaki, Paul Davies, Ian Barbour, John Polkinghorne, Charles Hard Townes, Michael Heller.
Il riconoscimento sarà consegnato il 24 settembre prossimo durante la cerimonia di premiazione al The Field Museum in Chicago, Illinois.
Alvin Plantinga, filosofo di fama internazionale, ha conseguito il Ph.D a Yale e si occupa di epistemologia, metafisica e filosofia della religione. Studioso del pensiero di sant'Agostino, Plantinga ha approfondito tematiche riguardanti la conoscenza naturale di Dio, il rapporto tra fede e ragione, il significato di un discorso su Dio nel contesto scientifico. Fra i suoi interessi risalta la sensibilità verso l'unità del sapere ed il dialogo fra materie umanistiche e discipline scientifiche. Plantinga lecturer internazionale, è stato Presidente della Society for Christian Philosopher e Direttore, per vent'anni presso l'Università di Notre Dame, del Centro di Filosofia della Religione.
Autore di numerosi saggi, ha pubblicato, fra gli altri, i seguenti libri: Warranted Christian Belief (2000), Warrant and Proper Function(1993), Warrant: the Current Debate(1993), Does God Have a Nature? (1980), God, Freedom & Evil (1974), The Nature of Necessity (1974), God and Other Minds (1967).
Tra i libri pubblicati in lingua italiana si segnalano: Garanzia della fede cristiana (2014), Scienza e religione sono compatibili? (2012), Dio esiste. Perché affermarlo anche senza prove (2011).
di Flavia Grossi
Il 23 e il 24 ottobre 2017 si terrà un Workshop della Pontificia Accademia della Scienze su "Biologia Cellulare e Genetica" che riunirà un gruppo di scienziati della Pontificia Accademia delle Scienze e dell’Accademia delle Scienze dell’America Latina (ACAL).
Il suo obiettivo principale sarà quello di presentare le recenti scoperte nell’ambito della Biologia Cellulare. Si discuterà anche su come superare le principali sfide della ricerca scientifica in America Latina. L'America Latina è un continente vasto che, negli ultimi decenni, ha visto un miglioramento significativo delle proprie competenze scientifiche, nonostante qualche battuta d'arresto e sfida strutturale. La scienza è un motore per lo sviluppo e porta con sé molti benefici sociali; i progressi scientifici realizzati in molti campi stanno avendo un grande impatto a livello mondiale. È il caso della Biologia Cellulare, che sarà al centro di questo workshop, le cui sessioni scientifiche includeranno esperti di biologia delle membrane, genetica, segnalazione cellulare, neurobiologia e applicazioni biomediche di biologia cellulare.
La sessione conclusiva del workshop sarà dedicata ad una discussione generale finalizzata all’aumento della cooperazione internazionale nel vasto subcontinente e alla stesura di una dichiarazione finale con raccomandazioni per il futuro della scienza in questa importante regione. Gli argomenti di discussione comprenderanno collaborazioni scientifiche a livello intercontinentale con un ampio margine di miglioramento dovuto all’attuale enfasi sulle relazioni verticali con l'emisfero settentrionale, piuttosto che a quelle orizzontali tra paesi vicini. Altri argomenti includeranno elementi chiave come la cooperazione reciproca, lo scambio di studenti e ricercatori, e gli sforzi comuni per la creazione di infrastrutture. I risultati di queste discussioni saranno condivisi con i governi, le accademie e le società scientifiche dell’America Latina. ACAL è stata fondata nel corso di una riunione speciale indetta dal Presidente della PAS, Carlos Chagas, nel 1982. Il seminario PAS e ACAL esaminerà i progressi avvenuti in questi 35 anni, e guarderà avanti verso uno sviluppo continuativo nel campo della biomedicina. La PAS, con la sua prospettiva universale, si auspica di dare un impulso a molti altri decenni di collaborazione nel campo della scienza latinoamericana.
La SISRI (Scuola Internazionale Superiore per la Ricerca Interdisciplinare) organizza e promuove una Summer School dedicata a Presupposti filosofici e contesti culturali dell’attività scientifica che si terrà dal 24 al 30 luglio 2017 riservata a giovani studiosi con non più di 35 anni, in possesso di diploma di laurea almeno triennale (o equipollente). La Summer School ospiterà formalmente tre corsi (6-8 ore), in cui verranno declinati tre principali ambiti di fondazione e contestualizzazione dell’attività scientifica: filosofico, teologico e culturale-comunicativo. Il programma prevederà anche momenti di condivisione e discussione delle tematiche trattate durante le lezioni, seminari quodlibetales, nonché la possibilità di passeggiate e escursioni brevi nei dintorni del Parco Naturale del Gran Sasso e Monti della Laga.
La SISRI mette a disposizione 12 borse di studio che saranno erogate ai vincitori del concorso indetto dalla Scuola.
Scarica il Bando del concorso.
La scadenza per la partecipazione al Bando è fissata al 31 marzo 2017.
Requisiti essenziali:
Il bando è riservato a giovani studiosi con non più di 35 anni, in possesso di diploma di laurea almeno triennale (o equipollente). I vincitori del concorso fruiranno di una scholarship che copre le spese di iscrizione alla Summer School, e quelle di vitto e alloggio relative all’intero periodo dell’attività.
Il candidato dovrà possedere almeno un diploma di laurea triennale o equipollente, conseguito entro il 23° anno di età, oppure un diploma di laurea magistrale o equipollente, conseguito entro il 27° anno di età, entrambi con votazione non inferiore a 100/110 o equivalente rapporto. Inoltre, il candidato dovrà non aver compiuto 35 anni alla data del bando del presente concorso.
La Scuola Internazionale Superiore per la Ricerca Interdisciplinare - SISRI organizza e promuove una Summer School dedicata a Presupposti filosofici e contesti culturali dell’attività scientifica che si terrà dal 24 al 30 luglio 2017 riservata a giovani studiosi con non più di 35 anni, in possesso di diploma di laurea almeno triennale (o equipollente). La Summer School si terrà presso l'Hotel Gran Sasso Europa.
La SISRI mette a disposizione 12 borse di studio che saranno erogate ai vincitori del concorso indetto dalla Scuola. Scarica il Bando del concorso.
Scadenza per la partecipazione al concorso: 31 marzo 2017.
Requisiti di ammissione:
Il candidato dovrà possedere almeno un diploma di laurea triennale o equipollente, conseguito entro il 23° anno di età, oppure un diploma di laurea magistrale o equipollente, conseguito entro il 27° anno di età, entrambi con votazione non inferiore a 100/110 o equivalente rapporto. Inoltre, il candidato dovrà non aver compiuto 35 anni alla data del bando del presente concorso.
Continua l'interesse della Pontificia Accademia delle Scienze all'ambiente e allo sviluppo sostenibile con un nuovo workshop sul tema che si terrà dal 2 al 4 novembre 2017.
Negli ultimi tre anni infatti, la Pontificia Accademia delle Scienze (PAS) e la Pontificia Accademia delle Scienze Sociali (PASS) hanno tenuto una serie di eventi legati al degrado ambientale, al cambiamento climatico, all’estinzione e allo sviluppo sostenibile e hanno informato il Santo Padre Francesco sugli esiti di questi eventi. Tali incontri di solito comprendono scienziati, politici, filosofi e teologi e, a volte, anche leader mondiali.
Dal sito della Pontificia Accademia delle Scienze si legge in merito al Workshop La salute delle persone e la salute del pianeta: la nostra responsabilità, la seguente dichiarazione: «L’incontro che stiamo organizzando riunirà i pensatori principali in tutti questi campi, dando particolare attenzione alla salute delle persone, ed esaminerà le più recenti prove scientifiche per fare delle raccomandazioni da sottoporre direttamente a Papa Francesco e ai leader mondiali, in modo che possano basarvi le loro azioni future. Saranno presenti esperti dei seguenti campi: medicina, salute pubblica, inquinamento atmosferico, inquinamento marino, cambiamenti climatici, sicurezza in campo alimentare e di protezione delle sorgenti d’acqua, ecologia, estinzione delle specie, energie rinnovabili e politica. I primi due giorni saranno dedicati ad una valutazione dettagliata della salute delle persone e degli ecosistemi. Documenteremo e analizzeremo gli impatti sulla salute della combustione del materiale fossile e il conseguente cambiamento climatico. L’ultimo giorno dell’incontro sarà dedicato alla ricerca di soluzioni e si concluderà con un appello all’azione da parte del mondo politico».
Lo scorso gennaio, il Center for Theology and the Natural Sciences (CTNS) ha ricevuto una donazione di 2 milioni di dollari dal prof. Francisco Ayala, docente emerito di scienze biologiche e filosofia all'Università della California sede di Irvine, membro della National Academy of Sciences e di molte tra le più rinomate accademie scientifiche internazionali. Da tempo Francisco Aayala si occupa di Science and Religion e collabora con il CTNS, del cui board of directors fa parte. Nel 1996 fu uno dei principali relatori in occasione della terza serie di conferenze promosse dal CTNS in collaborazione con la Specola Vaticana
Giovedì 16 febbraio 2017 il GTU (Graduate Theological Union) ha ospitato un evento in onore dello scienziato per ringraziarlo della donazione e, come riconoscimento, il Centro è stato rinominato “The Francisco J. Ayala Center for Theology and the Natural Sciences.”
Il CTNS fu fondato nel 1982 come organizzazione no-profit; oggi è un programma internazionale del GTU di Berkeley, Centro teologico ecumenico e interconfessionale. Fondatore e Direttore del Centro è Robert John Russell, dottore in fisica e professore di Science and Religion. Il CTNS si occupa di ricerca, insegnamento e servizio al pubblico. Il focus scientifico centrale del CTNS è lo sviluppo negli ambiti della fisica, della cosmologia, della biologia evolutiva e della genetica. Il CTNS offre corsi e seminari di livello universitario a futuri ministri ecclesiastici e a laici. Ha promosso diversi programmi di ricerca fra i quali: Theological and Ethical Implications of the Genome Initiative - The Science and Religion Course Program - The Science and the Spiritual Quest Program - STARS: Science and Transcendence Advanced Research Series. Il CTNS pubblica la rivista Theology and Science.
Bob Russell ha dichiarato: “Come scienziato riconosciuto a livello internazionale, il prof. Ayala conferisce al CTNS un alto livello di credibilità nella comunità scientifica spesso esitante, questo ci aprirà porte sul mondo secolare che forse troppo a lungo sono rimaste chiuse”.
AICA (Associazione Italiana per l'Informatica ed il Calcolo Automatico) e i Distretti 2032, 2041, 2042, 2050, 2060, 2072, 2080, 2100, 2110 e 2120 del Rotary International indicono - con il patrocinio della CRUI (Conferenza dei Rettori delle Università Italiane) - un concorso per l'assegnazione di un premio nazionale – dell’importo di € 3.000 (tremila=) –, un premio speciale “pro terremoto” – dell’importo di € 2.800 (duemila e ottocento=) –, nove premi distrettuali – dell’importo di € 2.700 (duemila e settecento=) ciascuno – e un riconoscimento – dell’importo di € 900 (novecento=) – per tesi di
dottorato o tesi di laurea magistrale, a nome singolo, su argomenti concernenti l'area dell’ETIC: Etica e Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione. Gli importi sono da intendere al lordo di eventuali oneri di legge.
Il concorso è riservato a dottori di ricerca e a laureati magistrali, specialistici o in corsi di laurea a ciclo unico di durata almeno quinquennale presso Università Italiane.
Possono partecipare al concorso laureati che abbiano conseguito il titolo di studio con un punteggio non inferiore a 106/110 o 96/100 nel periodo 1 marzo 2016 – 28 febbraio 2017 o dottori di ricerca che abbiano superato l’esame finale di dottorato o depositato formalmente la tesi nel periodo 1 marzo 2016 – 28 febbraio 2017.
La domanda di partecipazione al concorso dovrà essere presentata entro il 18 marzo 2017 esclusivamente in formato elettronico accedendo al sito AICA.